comune di Polpenazze sec. XV - 1797
Citato fra i comuni della riviera di Salò dall’anonimo redattore della descrizione delle terre bresciane del 1493, popolato da 1813 anime (Medin 1886), all’inizio del ’600 apparteneva alla quadra di Val di Tenese. Gli statuti e l’archivio comunale permettono di delineare con certezza le principali caratteristiche e compiti dell’amministrazione comunale: la vicinia provvedeva ad eleggere il consiglio speciale che era formato da 12 membri eletti in base al criterio di rappresentanza delle sei ville che costituivano il comune: Fontanelle e Vedrine (1 consigliere ciascuna), Monte e Pozzolo (2 consiglieri ciascuna), Castello e Picedo (3 consiglieri ciascuna); questi dodici, insieme ad altre 36 persone elette in vicinia (rispettando le medesime proporzioni) formavano la vicinia ordinaria.
I magistrati più importanti erano naturalmente i consoli-giusdicenti; erano poi nominati un massaro, i calcolatori, un notaio, un camparo, un ministrale e un misuratore del vino e dell’olio. Tra le particolarità del comune di Polpenazze va segnalata la presenza di un ospedale fondato nel 1439 (ed amministrato dal comune tramite un hospitalario, un rettore, un console e due calcolatori eletti in vicinia) e delle vicinie delle ville (o frazioni) che formavano il comune.
Ognuna delle singole ville infatti amministrava e gestiva in proprio i lasciti testamentari aventi finalità devozionali, assistenziali e benefiche; tale gestione sovrintesa dalla vicinia di ciascuna villa, si concretizzava nell’elezione di un massaro e di un sindico che provvedevano materialmente alla gestione di obblighi e patrimonio (AC Polpenazze, Inventario; Statuti di Polpenazze e Manerba secolo XV; Bocchio 1986).
ultima modifica: 27/10/2002
[ Giovanni Zanolini ]
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