ragionati sec. XIV - 1797
Una volta o due volte all’anno, a seconda delle esigenze dovevano essere eletti sette ragionati con il compito di “saldare e calcolare” i conti della valle; i sette (che in realtà dall’elenco risultano essere otto) dovevano essere scelti con un criterio di rappresentanza territoriale: uno ciascuno per i comuni di Collio, Bovegno, Pezzaze, Gardone, uno per i comuni di Irma Pezzoro Marmentino e Cimmo, uno per i comuni di Lodrino, Brozzo, Cesovo, Aleno, Magno e Inzino; uno nei comuni di Sarezzo, Carcina e Villa e uno “nel comune delle Mesane” cioè in rappresentanza di Lumezzane. I controlli contabili erano eseguiti da un solo ragionato per volta che, compiuto il proprio dovere, vacava nel suo ufficio fino a che tutti i ragionati avessero praticato il loro controllo. Il consiglio si riservava però il diritto di verificare ulteriormente i conti (Statuto della Val Trompia 1576, parte I, cap. 11). I ragionati risultano essere otto anche nella relazione compilata nel 1765 in occasione della visita del capitano vicepodestà di Brescia e erano eletti con modalità simili a quelle prima descritte: quindi ciascuno dei comuni di Collio, Bovegno, Pezzaze e Gardone eleggeva un ragionato; i comuni di Irma, Pezzoro, Marmentino e Cimmo nominavano a turno un solo ragionato e sempre a turno eleggevano un solo ragionato i comuni di Lodrino, Brozzo, Cisovo, Marcheno, Magno e Inzino e quelli di Sarezzo, Carcina e Villa; infine era nominato un ragionato particolare per i due comuni della valle di Lumezzane (Governo Val Trompia e suoi comuni, 1765).
ultima modifica: 19/01/2005
[ Giovanni Zanolini ]
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