comune di Tremosine sec. XIII - 1797
La più antica testimonianza dell’esistenza del comune è costituita da un atto stipulato il 12 maggio 1268 che vide la partecipazione del capitano e podestà del comune di Tremosine (Bettoni 1880, III, doc. XXVI). Citato fra i comuni della riviera di Salò dall’anonimo redattore della descrizione delle terre bresciane del 1493, popolato da 788 anime (Medin 1886), all’inizio del ’600 il comune apparteneva alla quadra di Gargnano ed era composto dalle seguenti terre: Pieve, Vosandese, Cadignano, Pries, Vese, Progas, Nus, Voltino, Mesema, Somans, Vitevo, Alarias, Secastello, Sarner (Da Lezze 1610).
Altre fonti descrivevano, intorno alla metà del XVI secolo, il comune composto dalle terre di Pieve, Pries (oggi Priezzo), Mus (Musio), Sumpries, Secastello, Voiandes, Oltì (Voltino), Iusteg (Ustecchio), Sarmer (Sermerio), Cadignà, Pregas (Pregasio), Mesema, Alarias e popolato da 1693 anime (AC Tremosine, Inventario, p. 3). Dalla documentazione dell’archivio, i cui atti più antichi risalgono al 1500 si desume che il comune era suddiviso in quadre (Pieve, Sermerio, Vesio e Voltino) ognuna delle quali aveva anche la propria vicinia diretta da un podestà che svolgeva funzioni di intermediazione tra le quadre ed il comune. Oltre alla vicinia, chiamata anche pubblico e generale comune, erano eletti un consiglio di dodici membri, a cui a partire dal 1586 venne affiancata una “adiuncta” di otto persone, organo che però non sopravvisse a lungo, a causa di frequenti mutamenti nelle modalità di elezione e di competenze di vicinia e consiglio (AC Tremosine, Inventario, pp. 9-10). Fra le cariche più importanti, elettive o distribuite mediante incanto troviamo il console, estratto a sorte tra i 12 consiglieri e la cui carica durava un mese, avente autorità di rendere giustizia e di convocare la vicinia, oltre alla tutela degli interessi generali del comune, coadiuvato da un viceconsole; un sindaco (citato per la prima volta nel 1664) col compito di presiedere le assemblee e controllare l’esecuzione delle deliberazioni; i campari, gli estimatori ed il cancelliere (AC Tremosine, Inventario, p. 11).
Venne incluso nel cantone del Benaco per effetto della legge 1 maggio 1797. Non è più citato nelle leggi del 1798 e del 1801.
ultima modifica: 21/09/2003
[ Giovanni Zanolini ]
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