consiglio generale sec. XV - 1797
Il consiglio generale del territorio ancora nel 1430 in occasione del rifacimento degli estimi non compare ufficialmente; lo si vedrà comparire in occasione del rifacimento degli estimi rurali del 1442. Veniva riunito su ordine del capitano di Brescia, che lo presiedeva (o delegava un suo sostituto per farlo). Inizialmente il numero dei partecipanti alle riunioni non era fissato rigidamente e non tutti concordano sul fatto che ogni quadra inviasse un numero preciso di propri rappresentanti (Parzani 1983, pp. 63-64). Aveva facoltà di esprimere, per esigenze particolari, commissioni specifiche di tipo operativo o normativo, e non sembra che ci fossero occasioni fisse di riunione annuale, oltre alle sessioni straordinarie convocate dai rettori di Brescia.
Tra le sue competenze vi erano l’elezione degli altri magistrati territoriali, la preparazione di suppliche a Venezia, l’elaborazione delle modalità di ripartizione dei carichi tributari del contado, e soprattutto la nomina di rappresentanti preposti alla stesura degli estimi (Parzani 1983).
All’inizio del XVII secolo, il consiglio generale sembra essere composto da 70 membri, formato dai membri inviati da ciascuna quadra per proprio rappresentante. Spettava al consiglio l’elezione dei due sindici biennali, un avvocato, un massaro, un cancelliere, scrivani, esattori e subalterni (Pasero 1969).
ultima modifica: 19/01/2005
[ Giovanni Zanolini ]
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