consiglio dei LXXII sec. XV - 1475
Il consiglio dei LXXII, definito anche consiglio annuo, costituì dall’inizio della dominazione veneta l’organo intermedio tra l’assemblea plenaria dei nobili e gli organi esecutivi del comune, quali i deputati o il consiglio speciale, ai quali spettava l’esercizio effettivo del potere.
L’importanza di tale organo consisteva principalmente nel fatto che i suoi membri, 12 per ogni bimestre, esercitavano la carica di consiglieri speciali. Mentre a norma dello statuto approvato nel 1429 le decisioni non unanimi del consiglio speciale o eccedenti una somma stabilita avrebbero dovuto essere rimesse al giudizio del consiglio dei settantadue, a poco a poco il consiglio annuo venne marginalizzato ed esautorato dai suoi poteri da deputati e consiglio speciale, fino alla decisione del 1475 quando venne in pratica abolito.
Si stabilì infatti che in caso di necessità i deputati o il consiglio speciale avrebbero fatto ricorso direttamente al consiglio maggiore (Zanelli 1898, pp. 24-25). A partire da tale data i consiglieri speciali venire nominati estraendoli direttamente dal consiglio maggiore (Zanelli 1898, p. 25).
Per un brevissimo periodo, dal 3 settembre del 1644 al 7 aprile del 1645 tornarono in vigore le antiche consuetudini per l’elezione del consiglio maggiore e per quello dei 72, che però furono presto abbandonate (Zanelli 1898; Mazzoldi 1963).
ultima modifica: 19/01/2005
[ Giovanni Zanolini ]
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