comune di Acqua Negra sec. XVI - sec. XVIII
Già citata come “Cassina de lacquanegra” nel “Liber consulum civitatis Novocomi”, dove sono riportati i giuramenti prestati dai consoli dei comuni del comasco dal 1510 sino all’anno 1538 (Liber consulum Novocomi, 1510-1535), la terra di Acqua Negra e Guzza, costituita da 4 fuochi, risultava compresa nel 1652 tra quelle che componevano i Corpi Santi della città di Como (Focolari pievi di Fino, Zezio, Ugiate, 1652).
Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 presentate dal deputato di Albate, emerge che il comune di Acqua Negra era stato in passato privato di parte del suo territorio, annesso ad Albate.
Dai medesimi quesiti compilati per Acqua Negra, risulta che il comune era ancora parte dei Corpi Santi di Como ed aveva una popolazione limitata a sole 22 anime e quindi era di dimensioni tali che, per lo svolgimento della sua vita amministrativa, non aveva la necessità di avvalersi di alcun tipo di ufficiale pubblico. Il comune era sottoposto alla giurisdizione del Podestà di Como per i servizi del quale pagava un contributo alla città (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3027).
Nell’“Indice delle pievi e comunità dello Stato di Milano” del 1753 Acqua Negra compare già unito con le altre comunità di Trecallo, Baraggia e Muggiò al comune di Albate, inserito tra i Corpi Santi della città di Como (Indice pievi Stato di Milano, 1753).
ultima modifica: 13/10/2003
[ Domenico Quartieri ]
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