comune di Crevenna sec. XVI - 1757
Nei registri dell’estimo del ducato di Milano del 1558 e dei successivi aggiornamenti del 1590 e del XVII secolo, Crevenna risulta compreso nella pieve d’Incino (Estimo di Carlo V, Ducato di Milano, cartt. 24 e 25) dove ancora lo si ritrova nel 1644 (Relazione Opizzone 1644).
Secondo il canonico Venanzio Meroni, Crevenna, il cui antico nome era Mornico, “ha il titolo di distinzione, fa gli altri Comuni della Pieve d’Incino di essersi affrancato prestamente dall’infeduazione, pagando lo svincolo alla Camera alla quale era tornato il largo feudo Verme, per l’estinzione della linea maschile. Le pratiche di disinfeudazione ci mostrano le condizioni economiche del Comune nel 1600. I fuochi, …, erano venticinque tra civili e rurali, compresa la Cascina Dossola e l’altra sottostante, e portavano i seguenti nomi come dall’atto di domanda di disinfeudazione, 15 marzo 1647, notaio Galimberti” (Meroni 1905, p. 7).
Nel “Compartimento territoriale specificante le cassine” del 1751, Crevenna era sempre inserito nel ducato di Milano, nella pieve di Incino, ed il suo territorio comprendeva anche i cassinaggi di Mornigo, “Molino della Bova”, Calchera, Dossole e “Casa Nova” (Compartimento Ducato di Milano, 1751).
Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 emerge che il comune, che contava in tutto 200 anime, aveva sotto la sua giurisdizione il piccolo comune di Busnigallo. L’amministrazione pubblica era affidata ad uno dei “compadroni” assistito dal console e da un cancelliere il quale aveva cura delle pubbliche scritture e veniva retribuito con salario annuale. Incaricato delle riscossioni dei carichi e del pagamento delle spese era un solo esattore. Il comune era sottoposto alla giurisdizione della banca criminale di Milano cui il console prestava giuramento (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3034).
Sempre inserito nella pieve di Incino, Crevenna compare, con il nome di Crevenna con Mornigo, nell’ “Indice delle pievi e comunità dello Stato di Milano” del 1753 ancora appartenente al ducato di Milano (Indice pievi Stato di Milano, 1753).
ultima modifica: 02/01/2004
[ Domenico Quartieri ]
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3000135/