comune di Ferrera sec. XIV - 1757
Negli “Statuti delle acque e delle strade del contado di Milano fatti nel 1346” Ferrera, insieme a Mojana e alla Cassina Sant’Angelo, risulta incluso nella pieve di Incino e viene elencato tra le località cui spetta la manutenzione della “strata de Niguarda” come “el locho de Moliana con le cassine de Ferera e le cassine de Sancto Angelo” (Compartizione delle fagie 1346).
Nel 1441, con tutta la pieve di Incino nella quale risulta collocato, venne concesso in feudo dal duca Filippo Maria Visconti ai conti Dal Verme.
Con istrumento rogato il 14 novembre 1656 il comune venne concesso in feudo alla famiglia Carpani (Casanova 1904).
Nel “Compartimento territoriale specificante le cassine” del 1751, Ferrera era sempre inserito nel ducato di Milano, nella pieve di Incino (Compartimento Ducato di Milano, 1751).
Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 emerge che il comune, che in base alla nuova mappa censuaria risultava unito ad Incino, era infeudato al marchese Francesco Carpani di Pusiano, a cui la comunità versava per convenzione una somma quale diritto di imbottato. Il comune, che contava solo 22 anime, non disponeva di consigli né ufficiali pubblici oltre al console, essendo costituito da sole tre famiglie che conservavano direttamente le scritture pubbliche. Incaricato delle riscossioni dei carichi e del pagamento delle spese era un solo esattore. Il comune era sottoposto alla giurisdizione di un podestà feudale che non percepiva salario e a cui il console, tramite l’attuario, prestava ogni anno giuramento (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3034).
Ferrera compare nell’“Indice delle pievi e comunità dello Stato di Milano” del 1753 accorpato nel comune di Incino con Villincino, Rogora e Ferrera (Indice pievi Stato di Milano, 1753).
ultima modifica: 13/10/2003
[ Domenico Quartieri ]
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