soprintendenza archivistica 1939 - [1971]
Se il Ministero degli interni, attraverso la sua Direzione generale dell'Amministrazione civile, si è occupato direttamente di una enorme quantità di materiale documentario attraverso gli Archivi di Stato, tale dicastero ha svolto un'attività altrettanto importante nei confronti degli archivi pubblici non statali e degli archivi privati. La legge 22 dicembre 1939, n. 2006, infatti, ha istituito le Soprintendenze archivistiche, cui è stata attribuita la funzione di vigilanza sugli archivi non statali di rilevante interesse storico (legge 22 dicembre 1939).
Le 9 soprintendenze attivate nel 1939 avevano sede presso i locali Archivi di Stato di Torino, Genova, Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Palermo. La loro circoscrizione di competenza è stata, di norma, fatta coincidere con i confini degli antichi Stati italiani. Al momento della loro istituzione non venne assegnata alle soprintendenze archivistiche una dotazione di personale proprio, ma esso venne tratto da quello già in ruolo presso gli Archivi di Stato.
La legge di delega 17 dicembre 1962, n. 1863 (legge 17 dicembre 1962) ha rivisto la distribuzione delle Soprintendenze sul territorio nazionale accrescendone il numero globale a 18 con circoscrizione interprovinciale; il decreto del Presidente della Repubblica 30 settembre 1963, n. 1409, ha trasformato da interprovinciale a regionale la circoscrizione di competenza prevedendo l'istituzione di una soprintendenza archivistica per regione, ad esclusione della regione Valle d'Aosta, rimasta unita per competenza al Piemonte (decreto 30 settembre 1963).
Le principali attribuzioni di vigilanza delle soprintendenze si estendono ad un vasto insieme di soggetti produttori e conservatori di documentazioni costituenti archivi:
- Gli archivi degli enti parastatali, ausiliari dello Stato e delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza;
- Gli archivi di enti locali (comuni, comunità montane, province);
- Gli archivi degli istituti di credito di diritto pubblico e delle associazioni sindacali. A proposito di queste ultime, è da ricordare che esse furono considerate esplicitamente dalla legge del 1939 a causa della particolare importanza loro attribuita dal regime fascista e corporativo. Con la caduta del fascismo gli archivi dei sindacati hanno assunto importanza e sono stati sottoposti a vigilanza solo in quanto archivi privati di interesse particolare (vedi punto successivo);
- Gli archivi privati che rivestono particolare interesse storico-scientifico (normalmente sono rilevanti gli archivi costituiti da documenti di data anteriore al 1870).
La vigilanza tende ad accertare che gli archivi pubblici non statali provvedano ad una conservazione adeguata, anche tramite personale appositamente specializzato, degli atti posseduti, e che del materiale avente rilevanza storico-politica vengano eseguiti appositi inventari (una copia dell'inventario deve poi essere depositata presso l'Archivio di Stato competente per territorio).
Tra le funzioni delle Soprintendenze archivistiche vi sono anche quelle di individuare con censimenti mirati la presenza e la consistenza degli archivi non statali e di accertare la rilevanza del valore documentario degli archivi privati che possono essere messi sotto adeguata tutela attraverso la "dichiarazione di interesse storico".
A proposito degli archivi privati, la Soprintendenza controlla che siano rispettate:
- L'unità e l'integrità dell'archivio, anche in occasione di passaggi di proprietà (dei quali peraltro gli interessati devono dare notizia alla soprintendenza competente);
- La proibizione all'esportazione dal territorio dello Stato degli archivi, delle singole scritture che ne fanno parte e di ogni altra carta di particolare interesse storico senza l'autorizzazione del Ministero dell'interno.
Inoltre, così come avviene per le Soprintendenze alle antichità e belle arti (vedi voce relativa), la Sovrintendenza archivistica esercita le funzioni di Ufficio per l'esportazione degli atti conservati presso gli archivi pubblici non statali e privati e promuove i provvedimenti conseguenti.
ultima modifica: 12/06/2006
[ Fulvio Calia ]
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