comune di Gera sec. XVII - 1757
Nel 1644 Gera compare inserito nella pieve di Sorico, contado di Como, appartenente al feudo delle Tre pievi concesso ai Gallio (Relazione Opizzone 1644).
Nel “Compartimento territoriale specificante le cassine” del 1751, Gera era sempre inserito nella pieve di Sorico, ed il suo territorio comprendeva anche il cassinaggio di “Sant’Agata” (Compartimento Ducato di Milano, 1751).
Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 emerge che il comune di Gera, che contava 450 abitanti, era infeudato a Carlo Tolomeo Gallio duca D’Alvito a cui corrispondeva un somma di 1.2 lire per il diritto di caccia.
Il comune disponeva di un consiglio generale formato da tutti gli uomini che avessero compiuto 18 anni.
Le riunione del consiglio si tenevano in un luogo solito e venivano decise dai sindaci che impartivano al console l’ordine di convocazione, effettuata dallo stesso tramite il suono della campana più grossa, dopo la messa, il giorno della riunione. Le decisioni del consiglio erano assunte a maggioranza dei voti.
Ufficiali del comune erano due sindaci, sei deputati, un cancelliere ed il console.
Sindaci e deputati erano eletti dal consiglio in pubblica adunanza ogni anno e potevano essere confermati per un ulteriore anno.
Il cancelliere, che percepiva per i suoi compiti un salario annuo, veniva invece eletto, sempre dal consiglio, senza alcun termine temporale di durata e poteva essere rimosso solo in caso di demerito. Conservava le poche scritture pubbliche di cui abbisognava quotidianamente mentre la restante parte dell’archivio era depositata in un’apposita cassa munita di tre chiavi, conservate dai sindaci e dal cancelliere, in una stanza posta nel “pubblico”. La chiave della stanza era affidata al custode della chiesa parrocchiale.
Il console, anch’esso eletto annualmente in consiglio, veniva scelto con pubblico incanto in base alla migliore offerta economica presentata.
Incaricato delle riscossioni dei carichi e del pagamento delle spese era un solo esattore che veniva eletto all’inizio di ogni anno per pubblico incanto. Doveva prestare idonea “sigurtà”.
Il comune era sottoposto alla giurisdizione del podestà feudale di Gravedona al quale pagava annualmente una somma stabilita (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3030).
Il comune di Gera compare nell’“Indice delle pievi e comunità dello Stato di Milano” del 1753 ancora appartenente alla pieve di Sorico (Indice pievi Stato di Milano, 1753).
ultima modifica: 13/10/2003
[ Domenico Quartieri ]
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