comune di Rezzonico sec. XIV - 1757
La comunità di Rezzonico risulta già citata come entità amministrativa autonoma con propri magistrati già dal secolo XII (Cantù 1856, p. 162).
Il “comune de Rezonico” figura nella “Determinatio stratarum et pontium …” annessa agli Statuti di Como del 1335, come il comune cui spetta la manutenzione del tratto della via Regina ”… a predicta valle de Gigina in sursum usque ad portam burgi de Rezonico qui est versus Dugnum” (Statuti di Como 1335, Determinatio stratarum).
Il “comune burgi de Rezonico” apparteneva alla pieve di Menaggio (Statuti di Como 1335, Determinatio mensurarum) che già la ripartizione territoriale del 1240 attribuiva al quartiere di Porta Torre della città di Como (Ripartizione pievi comasche, 1240).
Nel 1497 la terra di Rezzonico venne concessa in feudo, insieme all’intera pieve di Nesso, dal duca Lodovico Maria Sforza a Lucrezia Crivelli.
La “vicinantia” di Rezzonico risulta far parte ancora della pieve di Menaggio anche dal “Liber consulum civitatis Novocomi” dove sono riportati i giuramenti prestati dai consoli dei comuni del comasco dal 1510 sino all’anno 1536 (Liber consulum Novocomi, 1510-1535).
Nel 1644 il comune non figura più presente nella pieve di Menaggio ma, insieme ai comuni di Plesio, San Siro, Sant’Abbondio, Nobiallo, Pianello e Breglia, costituisce ora la Squadra di Rezzonico, inserita nel Contado di Como (Relazione Opizzone 1644).
Nel “Compartimento territoriale specificante le cassine” del 1751 Rezzonico era inserito nella Squadra omonima ed il suo territorio comprendeva anche i cassinaggi di Maranze, Ronca, Marena e Torre (Compartimento Ducato di Milano, 1751).
Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 emerge che Rezzonico (indicato nelle risposte come “vicinanza”), sempre inserito nella Squadra e costituito da 251 abitanti, non era infeudato: infatti nel 1647 il comune, al fine di ottenne la redenzione da una possibile infeudazione, aveva pagato alla Regia Camera la somma di lire 767.2.6 e, ogni quindici anni, continuava a corrispondere lire 42.
La “vicinanza” convocava ogni tre anni tutti gli uomini “vocali” a seguito dell’avviso fatto casa per casa dal console. Durante tale seduta venivano eletti gli ufficiali comunali che erano, oltre al console, un sindaco ed il cancelliere. In alcuni casi particolari potevano essere eletti anche dei deputati con incarichi specifici. L’elezione degli ufficiali avveniva sulla pubblica piazza e con la redazione di atto pubblico o privato. A tutti gli ufficiali erano demandate le responsabilità dell’amministrazione pubblica. In particolare al cancelliere, che era regolarmente salariato, era affidata la cura delle scritture pubbliche, conservate in un’apposita cassa.
Incaricato delle riscossioni dei carichi e del pagamento delle spese era un solo esattore che veniva eletto all’incanto.
Rezzonico era sottoposto alla giurisdizione del podestà di Como per i cui servizi pagava un contributo alla città e al quale il console doveva prestare giuramento. In alcuni casi il comune ricorreva anche alla “banca civile” del podestà di Menaggio, podestà dell’intera Squadra (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3030).
Nell’“Indice delle pievi e comunità dello Stato di Milano” del 1753 il comune di Rezzonico figura sempre inserito nella Squadra omonima (Indice pievi Stato di Milano, 1753).
ultima modifica: 13/10/2003
[ Domenico Quartieri ]
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