comune di Cerano sec. XIV - 1757
Il “comune de Zerrano” apparteneva nel 1335 alla pieve d’Intelvi (Statuti di Como 1335, Determinatio mensurarum) che già la ripartizione territoriale del 1240 attribuiva al quartiere di Porta San Lorenzo e Coloniola della città di Como (Ripartizione pievi comasche, 1240).
Cerano risulta sempre facente parte della pieve d’Intelvi anche dal “Liber consulum civitatis Novocomi” dove sono riportati i giuramenti prestati dai consoli del comune dal 1510 sino all’anno 1526 (Liber consulum Novocomi, 1510-1535).
Dagli atti delle visite pastorali del vescovo Ninguarda risulta che nel 1593 la comunità era composta da 30 fuochi per un totale di 160 abitanti (Lazzati 1986).
Nel 1644 il comune non figura più presente nella pieve d’Intelvi ma, insieme ai comuni di Casasco, Mezzena, Pigra, e Schignano lo si trova inserito nel territorio dei “Cinque Comuni della Mezena”, nel Contado di Como (Relazione Opizzone 1644).
Il 26 giugno 1746 in pubblica vicinanza vennero approvati gli statuti comunali che riguardavano le tasse per i forestieri, le norme di polizia rurale, i danni dati dal bestiame e, in particolare, l’obbligo di intervenire alle adunanze del consiglio o della vicinanza (Biblioteca del Senato 1950).
Nel “Compartimento territoriale specificante le cassine” del 1751, Cerano era sempre inserito nel territorio dei “Cinque Comuni della Mezzena”, ed il suo territorio comprendeva anche i cassinaggi di Giuslino, Deglio e “Monti e Molini” (Compartimento Ducato di Milano, 1751).
Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 emerge che il comune, composto dalla tre terre di Cerano, Giuslino e Veglio che assommavano in totale circa 500 abitanti, non era infeudato essendosi redento con atto notarile del 21 giugno 1647 del notaio Francesco Mercantolo. Pagava per ciò per la “mezz’annata” la somma di lire 24.9.2 ogni quindici anni.
L’organo deliberativo della comunità era rappresentato dal convocato, detta anche vicinanza, che si riuniva in un luogo solito per deliberare e che eleggeva, a maggioranza dei voti, il sindaco (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3028).
Per quanto riguardava le sedute del consiglio, il capitolo X degli statuti approvati dalla comunità in pubblica vicinanza il 26 giugno 1746 prevedeva “che tutte le persone cittadine debbano in occasione di vicinanza, o consiglio, alla dimanda del console intervenire però li capi di casa al luogo del consiglio per trattare gl’interessi di detto commune, massime li maggiori estimati sotto pena di L. 3 per ogni contravventore, e per ogni volta con facoltà alli maggiori estimati absenti di poter constituire altra persona in loro nome anche per scrittura privata, e in detti consigli possino li maggiori estimati anche in minor numero risolvere quello che sarà più proprio per il commune, non essendo in danno de’ poveri; atteso il maggior estimo che li medesimi portano scusando però in suddetta pena quelli che legitimamente impediti” (Conti 1896, pagg. 238 – 241)
Ognuna delle tre terre eleggeva inoltre con le medesime modalità un proprio console, che cambiava ogni mese in rappresentanza delle diverse casate, ed un deputato. Al sindaco unitamente ai deputati ed cancelliere era demandato il compito di vigilare sull’amministrazione del patrimonio pubblico e sulla giustizia dei riparti.
Il comune disponeva di un cancelliere, retribuito con un salario annuo, al quel era affidata la cura delle pubbliche scritture che erano conservate in una cassa, chiusa a chiave, depositata nella casa del primo estimato.
Per l’esazione dei tributi ed il pagamento delle spese il comune si avvaleva di un esattore che veniva eletto per incanto ogni tre anni.
Cerano era sottoposto alla giurisdizione del Podestà di Como per i servizi del quale pagava direttamente un compenso ogni tre anni (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3028).
Il comune di Cerano compare nell’“Indice delle pievi e comunità dello Stato di Milano” del 1753 ancora appartenente al territorio dei Comuni della Mezzena (Indice pievi Stato di Milano, 1753).
ultima modifica: 13/10/2003
[ Domenico Quartieri ]
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