comune di Claino sec. XVIII
Claino, terra vicinissima a Osteno, appartenne da sempre alla diocesi milanese (pieve di Porlezza) (Lazzati 1986, pag. 36). Nel “Compartimento territoriale specificante le cassine” del 1751 Claino, che compare come entità amministrativa autonoma, era sempre inserito nella pieve di Porlezza (Compartimento Ducato di Milano, 1751).
Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 per il comune di Claino con Osteno, emerge che Claino, considerato comune minore, era aggregato ad Osteno con il quale costituiva terra separata del Ducato di Milano. La popolazione consisteva in circa 435 anime, di cui due terzi abitante in Osteno e un terzo in Claino.
Il comune era infeudato al conte Melchiore Riva Andreotti a cui venivano versati annualmente tributi per lire 80, di cui due terzi a carico di Osteno, ed un terzo a carico di Claino.
Entrambi le comunità disponevano di un consiglio, composto da tutti i capi di famiglia, che si riuniva su convocazione dei due sindaci che rappresentavano le comunità, alla presenza del podestà. Delle sedute veniva steso un verbale a cura del cancelliere che si occupava della conservazione delle pubbliche scritture e del patrimonio e della vigilanza sui riparti dei carichi fiscali. Il comune disponeva inoltre di due esattori, detti anche canevari (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3028).
ultima modifica: 13/10/2003
[ Domenico Quartieri ]
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