borghi e corpi santi della città di Como sec. XIV - 1757
“La comunità dei Corpi Santi era costituita da una fascia periferica del pago suburbano” (Gianoncelli 1975) le cui origini vengono fatte derivare da alcuni (Giulini) alla presenza delle zone cimiteriali che cingevano anticamente la città, da altri (Gianoncelli) dalla presenza nel territorio di numerosi beni di enti religiosi.
Già anticamente esistenti, “nel secolo XV …, alle circoscrizioni dei Borghi e dei Corpi Santi venne aggiunta anche la Castellanza del Baradello, costituita dalle vicinanze di Morsenzia, Rebbio, Albate, Trecallo, Baraggia e Navedano. Tale circoscrizione durò sino al 1527, anno in cui per ordine del governatore spagnolo Pietro Arias, il Baradello fu demolito. Dopo di che anche le terre della sua circoscrizione tornarono a riunirsi amministrativamente al resto della pieve di Zezio” (Gianoncelli 1975, pag. 45).
Nel 1652 il territorio dei Corpi Santi comprendeva le comunità di Acquanegra e Guzza composta da 4 fuochi, Albate, Trecallo e Baraggia da 33, Breccia e Lazzago da 37, Cassina del Sena (Senna) da 5, Rebbio da 24, Camerlata da 12, Muggiò da 3, Cassina di Navedano da 6, Bassone da 3, Montelompino e Bignanico da 57, Lora da 7, Ronco da 2, Monteverde da 5, Molini sopra il fiume Aperto da 7, ed infine Garzola composto da un solo fuoco.
Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 emerge che la comunità dei Corpi Santi della città di Como era composta dai borghi di Sant’Agostino, San Salvatore, San Giorgio di Vico, Cernobbio e Lompino, borgo della Santissima Annunziata, borgo di Porta Torre, di San Bartolomeo e San Protaso, borgo di San Vitale e San Martino, borgo di Garzola e San Giuliano, Bignanico ed uniti, Fiume Aperto, Lora e Valeggio. L’unione dei Corpi santi non era infeudata né pagava alcun carico di redenzione essendo unita alla città di Como. Per lo stesso motivo non aveva consiglio autonomo ad esclusione di Cernobbio che disponeva di una forma di rappresentanza (unione) per il riparto delle spese locali. Il territorio era sottoposto alla giurisdizione del podestà di Como per i servizi del quale pagava un contributo alla città. Al podestà ricorreva tramite gli anziani dei singoli luoghi (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3027).
Nnell’“Indice delle pievi e comunità dello Stato di Milano” del 1753 la circoscrizione dei Borghi e Corpi santi risulta costituita dalle seguenti comunità: Albate con Trecallo, Baraggia, Muggiò e Acquanegra; Baraggiola; Breccia con Lazzago; borghi di Sant’Agostino, San Salvatore, San Giorgio di Vico, Cernobbio, Lompino, Tarlengo, Cardano, Cardanino, Palleda, Quarcino, Sagnino e Mognano; Rebbio; Senna con Navedano e Bassone; Camerlata (Indice pievi Stato di Milano, 1753).
ultima modifica: 03/01/2006
[ Domenico Quartieri ]
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