vicario sec. XV
Da una lettera dei “maestri delle entrate ducali” al referendario di Como del 17 maggio 1426 risulta che, tra le principali magistrature del contado di Como da appaltare erano presenti gli uffici di capitano del lago, dei vicari di Menaggio e di Bellagio e di podestà di Gravedona (Santoro 1968, pag. 199).
Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 del comune di Bellagio non risulta più la presenza del vicario in quanto il comune, che era infeudato, era sottoposto alla giurisdizione di un podestà feudale che veniva nominato direttamente dal feudatario. Tra i suoi compiti, per i quali la comunità non gli pagava alcun tributo, c’era quello di assistere personalmente alle sedute dei convocati o, se impedito, di farsi rappresentare dal luogotenente che risiedeva in loco (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3028).
ultima modifica: 13/10/2003
[ Domenico Quartieri ]
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