parrocchia dei Santi Fabiano e Sebastiano 1886 - [1989]
Parrocchia della diocesi di Como. In un atto rogato il 15 maggio 1330 si ha l'attestazione di un rettore della chiesa di San Sebastiano di Rancio, nella pieve di Cuvio (Index alphabeticus). Nell'elenco del clero allegato agli atti del sinodo comense del 1565 del vescovo Gianantonio Volpi è attestata ancora la presenza di un rettore della chiesa di San Sebastiano di Rancio "in valle Cuvii" (Sinodo Volpi 1565). Nel 1592, al tempo della visita pastorale del vescovo Feliciano Ninguarda in Valcuvia, la comunità di Rancio contava 50 fuochi, per un totale di 250 anime, di cui 145 comunicate. Nel paese sorgeva la "ecclesia parochialis", separata dalla matrice di San Lorenzo, dedicata a San Sebastiano. Detta chiesa sarebbe stata servita da un "parocus", ma in detta circostanzanza, non essendo stato nominato un "parocus", celebrava gli uffici sacri un "presbyter", inviato dal capitolo di Canonica. Nel territorio di Rancio esistevano: una cappella dedicata a San Martino, dotata dalla famiglia "de Sachetis"; una chiesa dedicata a San Pietro apostolo, filiale della chiesa di San Sebastiano, eretta nella località chiamata Cantuaria, dove risiedevano 12 fuochi, per un totale di 72 anime, di cui 50 comunicate; una chiesa dedicata a San Francesco, denominata 'del Rossignolo', in cattivo stato (Visita Ninguarda 1589-1593). Nel 1651 la chiesa di San Sebastiano di Rancio era designata viceparrocchiale nel vicariato e pieve di Cuvio, territorialmente compresi nel ducato di Milano (Ecclesiae collegiatae 1651).
Nello stato di tutte le chiese parrocchiali della città e diocesi di Como, spedito nel 1773 dal vescovo Giambattista Mugiasca al governo di Milano, i redditi del viceparroco risultavano derivare da primizia per lire 575; da emolumenti di stola per lire 30. La viceparrocchia contava 407 anime (Nota parrocchie diocesi di Como, 1773). Nel 1788, nella pieve di Cuvio, la viceparrocchia dei Santi Fabiano e Sebastiano di Rancio era di patronato della comunità. Essa contava circa 432 anime. Nel territorio della parrocchia esisteva l'oratorio di Cantevria (Sistemazione parrocchie diocesi di Como, 1788). Nel 1794 la chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano di Rancio è attestata alla fine del XVIII secolo come viceparrocchia nella pieve e vicariato di Cuvio territorialmente compreso nel ducato di Milano (Ecclesiae collegiatae 1794).
La parrocchia fu eretta con decreto 17 novembre 1886 del vescovo Pietro Carsana (decreto 17 novembre 1886) (Registri protocollo diocesi di Como 1886). La chiesa fu consacrata dal vescovo Alessandro Macchi il 18 luglio 1937.
Nel 1892, all'epoca della visita pastorale del vescovo Andrea Ferrari, entro i confini della parrocchia di Rancio Valcuvia, di nomina comunitativa, esisteva l'oratorio di San Pietro nella frazione di Cantervia. Nella chiesa parrocchiale dei Santi Fabiano e Sebastiano si aveva la confraternita del Santissimo Sacramento, sia maschile che femminile. Il numero dei parrocchiani era 694 (Visita Ferrari, Vicariato di Cuvio).
Nel corso del XX secolo, la parrocchia di Rancio è sempre stata compresa nel vicariato foraneo di Cuvio, fino al decreto 29 gennaio 1968 per l'istituzione delle zone pastorali nella diocesi di Como, in seguito al quale fu assegnata alla zona pastorale XVI delle Valli Varesine e al vicariato di Canonica (decreto 29 gennaio 1968) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1968); con decreto 10 aprile 1984 fu inclusa nel vicariato foraneo B delle Valli Varesine (decreto 10 aprile 1984) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1984).
Con bolla del 9 aprile 1966 del vescovo Felice Bonomini fu decretata l'unione "aeque principaliter pleno iure in perpetuum" del beneficio parrocchiale di Sant'Agnese di Masciago Primo al beneficio parrocchiale dei Santi Fabiano e Sebastiano in Rancio Valcuvia, con l'assegnazione dei medesimi benefici al parroco pro tempore di Rancio (bolla 9 aprile 1966) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1966). Con decreto 16 luglio 1986 del vescovo Teresio Ferraroni la parrocchia di Sant'Agnese di Masciago Primo fu resa autonoma per cessata unione con Rancio (decreto 16 luglio 1986/35) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1986).
ultima modifica: 03/03/2004
[ Alessandra Baretta ]
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