pieve di San Martino 1633 - sec. XVIII
Pieve della diocesi di Como. Il territorio compreso nella pieve di Marchirolo apparteneva anticamente alla pieve di Agno nell'attuale Canton Ticino (Visita Ninguarda 1589-1593, note). Nel 1633, con decreto del vescovo Lazzaro Carafino, datato 19 agosto, Marchirolo fu elevata a prepositura (Visita Archinti 1599, note). Fu istituita così la pieve (con Marchirolo capopieve) per ordine imperiale, con giurisdizione ecclesiastica su un gruppo di parrocchie smembrate da Agno e su Cunardo, che apparteneva in precedenza alla pieve di Cuvio: Arbizzo, Cugliate, Fabiasco, Viconago con Cadegliano, Lavena con Marzio (Buzzi 1990). A Lavena, al momento del passaggio alla Val Marchirolo, risultava unito Ponte Tresa elvetico (Visita Archinti 1599, note). La chiesa di San Bernardino di Ponte Tresa elvetico risulta attestata come viceparrocchiale nel vicariato e pieve di Marchirolo nel 1651 e ancora nel 1794. La viceparrocchia è segnalata comunque "in Dominio DD. Helvetiorum" (Ecclesiae collegiatae 1651; Ecclesiae collegiatae 1794). Ottenne l'autonomia parrocchiale nel 1821 (Visita Archinti 1599, note); fu sottoposta al vicariato di Lavena fino al 1885 quando fu staccata dalla Val Marchirolo e unita al vicariato ticinese di Sessa in pieve di Agno (Visita Ninguarda 1589-1593, note). Nel 1773 la pieve di Marchirolo apparteneva, insieme alla pieve di Cuvio al ducato di Milano (Nota parrocchie diocesi di Como, 1773). Nel 1788 essa comprendeva le parrocchie di Marchirolo, capopieve, Arbizzo, Fabiasco, Cugliate, Cunardo, Lavena, Marzio, Viconago, Saltrio e la viceparrocchia di Ardena (Sistemazione parrocchie diocesi di Como, 1788).
A partire dalla metà del XVII secolo Marchirolo è attestata stabilmente come sede di un vicariato, comprendente le parrocchie della pieve.
ultima modifica: 03/01/2006
[ Alessandra Baretta ]
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