parrocchia di Santo Stefano sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Como. In epoca post-tridentina, stabilmente a partire dal XVII secolo, la parrocchia prepositurale e collegiata di Santo Stefano di Fino risulta sede di un vicariato comprendente le parrocchie della pieve. Il prevosto svolgeva le funzioni di parroco e presiedeva in qualità di vicario foraneo alle congregazioni dei parroci del vicariato.
Nello stato di tutte le chiese parrocchiali della città e diocesi di Como spedito dal vescovo Mugiasca al governo di Milano nel 1773, i redditi prebendali risultavano derivare da fondi stabili e livelli per lire 3100.15, da decime per lire 2955.1.6, dalla comunità per lire 34.10, da emolumenti di stola per lire 800; le otto prebende canonicali del capitolo avevano un reddito ordinario che assommava a lire 5036.5 (Nota parrocchie diocesi di Como, 1773). Nel 1781, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia prepositurale di Santo Stefano possedeva fondi per 882.11 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 1558 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nel 1788 la nomina del titolare del beneficio era di libera collazione. Presso la chiesa prepositurale erano fondati sei canonicati. Il numero dei parrocchiani era di 500. La giurisdizione della parrocchia di Fino si estendeva anche alle comunità di Asnago, Bulgorello, Socco, Cassina Rizzardi. Entro i confini della chiesa prepositurale di Santo Stefano esistevano le vicarie di Bulgorello, di nomina regia, e di Asnago, di libera collazione; l'oratorio dei Santi Fabiano e Sebastiano, di patronato della famiglia Odescalchi (Sistemazione parrocchie diocesi di Como, 1788).
Nel 1892, anno della visita pastorale del vescovo Andrea Ferrari nella pieve di Fino, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 1332.69. Entro i confini della parrocchia prepositurale di Santo Stefano protomartire esistevano le chiese di San Giuseppe in Cassina Rizzardi e di Santa Maria della Neve in Portichetto; gli oratori privati di Sant'Antonio di Padova in Pazzea e dei Santi Fabiano e Sebastiano di proprietà Malnati. Nella parrocchia erano fondate la confraternita maschile del Santissimo Sacramento, la confraternita femminile delle Figlie di Maria, e, nella chiesa di San Giuseppe, la confraternita di San Luigi. Il numero dei parrocchiani era di 2620 (Visita Ferrari, Pieve di Fino).
Con decreto 3 marzo 1941 del vescovo Alessandro Macchi la parrocchia di Santo Stefano fu eretta in arcipretura (decreto 3 marzo 1941) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1941).
Nel corso del XX secolo la parrocchia di Santo Stefano di Fino è sempre stata sede vicariale, fino al decreto 29 gennaio 1968, in seguito al quale fu inclusa nella zona pastorale IV della Bassa Comasca e nel vicariato di Fino (decreto 29 gennaio 1968) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1968); con il decreto 10 aprile 1984 è stata inclusa nel vicariato A della Bassa Comasca (decreto 10 aprile 1984) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1984).
ultima modifica: 03/03/2004
[ Federica Biava ]
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