parrocchia dei Santi Nazaro e Celso sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Como. Negli atti della visita pastorale compiuta dal vescovo Ninguarda alla fine del XVI secolo Scaria risultava parrocchia, inserita nella pieve “Vallis Intelvi"; la chiesa era dedicata ai Santi Nazaro e Celso; il numero dei parrocchiani era di 300 (Visita Ninguarda 1589-1593). Scaria era attestata come parrocchia nel vicariato e pieve “Vallis Intellvi” anche nel 1651 (Ecclesiae collegiatae 1651).
Nel 1781, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia dei Santi Nazaro e Celso possedeva fondi per 88.15 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 175 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nel 1788 la parrocchia era di patronato della comunità. Il numero dei parrocchiani era di 209. Entro i confini della parrocchia dei Santi Nazaro e Celso esisteva la chiesa comparrocchiale della Beata Vergine (Sistemazione parrocchie diocesi di Como, 1788).
Nel 1893, anno della visita pastorale del vescovo Andrea Ferrari nella pieve di Montronio, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 377.07. Entro i confini della parrocchia dei Santi Nazaro e Celso esisteva l'oratorio di Santa Maria. Nella parrocchia era istituita la confraternita del Santissimo Sacramento. Il numero dei parrocchiani era di 380 (Visita Ferrari, Pieve di Montronio).
Nel corso del XX secolo la parrocchia dei Santi Nazaro e Celso di Scaria è sempre stata compresa nel vicariato foraneo di Montronio fino al decreto 29 gennaio 1968, in seguito al quale fu assegnata alla zona pastorale VIII della Valle Intelvi e al vicariato di Castiglione (decreto 29 gennaio 1968) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1968); con il decreto 10 aprile 1984 è stata inclusa nel vicariato della Valle Intelvi (decreto 10 aprile 1984) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1984).
ultima modifica: 03/03/2004
[ Federica Biava ]
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