parrocchia dei Santi Agostino e Antonino sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Como. La chiesa di Coloniola (Curignola), antico toponimo del borgo nel quale sarebbe poi istituita la parrocchia, risulta elencata nella pieve di Zezio, nel quartiere di porta San Lorenzo, fin dalla fine del XIII secolo (Perelli Cippo 1976). In un documento del 24 maggio 1463, la chiesa di Sant'Antonino, nei sobborghi di Como, risulterebbe parrocchiale (Collationes Benefitiorum, vol. I, pag. 510; Index alphabeticus). Il parroco di Sant'Antonino è ancora citato in un documento del notaio Giovanni Zobio del 30 gennaio 1442 (Index alphabeticus). Nel 1447 il curato di Sant'Antonino Nicolò Zaffarone era direttore spirituale della beata Maddalena Albrici, nel monastero di Brunate (Visita Ninguarda 1589-1593, note).
Come parrocchia è certamente attestata negli atti della visita pastorale compiuta dal vescovo Ninguarda alla fine del XVI secolo nei sobborghi di Como, con la dedicazione a Sant'Antonino martire; il numero dei parrocchiani era di 400 di cui 220 comunicati (Visita Ninguarda 1589-1593).
Nel compendio delle croniche del clero della diocesi di Como risalente al 1619 la chiesa di Sant'Antonino figurava tra le parrocchie della città di Como (Compendio delle croniche 1619). Nel 1651 la parrocchia di Sant'Antonino compariva tra le parrocchie suburbane (Ecclesiae collegiatae 1651).
Fin dal 1707 il parroco fu insignito del titolo di arciprete. Nel 1772 la chiesa di Sant'Antonino fu soppressa e divenne nuova sede parrocchiale la chiesa di Sant'Agostino, già dei frati eremitani di Sant'Agostino (Visita Ninguarda 1589-1593, note).
Nello stato di tutte le chiese parrocchiali della città e diocesi di Como spedito dal vescovo Mugiasca al governo di Milano nel 1773, l'arcipretura nuncupata dei Santi Antonino e Agostino aveva redditi per lire 538; da emolumenti di stola per lire 30; Tale reddito risultava "assai avvantaggiato per la soppressione del convento di Sant'Agostino e per la traslazione della parrocchialità" (Nota parrocchie diocesi di Como, 1773).
Nel 1779, durante la visita del delegato Giuseppe Volpi nei sobborghi di Como, nella chiesa arcipretale dei Santi Antonino e Agostino era istituita la confraternita del Santissimo Sacramento. A quella data risultavano soppresse la confraternita del Santissimo Sacramento sotto l'invocazione dei Santi apostoli Pietro e Paolo, in seguito alla riduzione all'uso profano dell'antica parrocchiale di Sant'Antonino in cui era eretta, e la compagnia della Cintura, già fondata nella chiesa del soppresso convento dei padri di Sant'Agostino. Nella chiesa di Sant'Agostino, presso la quale era stata trasferita la parrocchialità sotto il titolo dei Santi Antonino e Agostino, era stata nuovamente eretta la confraternita del Santissimo Sacramento. La confraternita dei Santi Pietro e Paolo era stata censita dal vescovo Giambattista Mugiasca in occasione della sua visita del 1765, quando risultava eretta con il titolo del Santissimo Sacramento dal vescovo Gianantonio Volpi nella chiesa di Sant'Antonino. Il numero dei parrocchiani era di 584 di cui 457 comunicati. Entro i confini della parrocchia dei Santi Antonino e Agostino esisteva la chiesa di San Clemente di Zeno (Geno) (Visita Mugiasca, Cattedrale e Santi Antonino e Agostino).
Nel 1781, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, l'arcipretura di Sant'Antonino possedeva fondi per 131.1 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 573 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nel 1788 la giurisdizione della parrocchia di Sant'Agostino, compresa nei borghi di Como, si estendeva sui borghi di San Giuliano e di Sant'Agostino. Entro i confini della parrocchia esisteva l'oratorio di San Giuliano (Sistemazione parrocchie diocesi di Como, 1788).
Secondo quanto si desume dal confronto con la "nuova divisione dei distretti compresi nel Regno d'Italia e spettanti alla diocesi di Como per le scuole normali" compilata nel 1816, la parrocchia di Sant'Agostino risultava elencata tra le parrocchie dei sobborghi di Como comprese nella "pieve detta urbana" (Distrettuazione pievana diocesi di Como, 1816).
Nel 1893, anno della visita pastorale del vescovo Andrea Ferrari nei sobborghi di Como, la rendita netta del beneficio parrocchiale arcipretale dei Santi Agostino e Antonino assommava a lire 2587; esisteva inoltre un beneficio coadiutorale con rendita in quell'anno di lire 464.38. Entro i confini della parrocchia esistevano la chiesa filiale di San Giuliano; gli oratori di San Carlo in Geno, già di San Zenone e successivamente di San Clemente; Addolorata, privato al servizio delle suore infermiere; San Filippo, la cui chiesa era in costruzione. La giurisdizione della parrocchia si estendeva sulle frazioni di San Giuliano, San Lorenzo Valduce, Nosetta, Nino o Freccia, Carescione. Nella parrocchiale erano istituite la confraternita del Santissimo Sacramento, sotto l'invocazione dei Santi apostoli Pietro e Paolo, che risultava istituita oltre due secoli prima nell'antica parrocchiale di Sant'Antonino, soppressa nel 1796 e ricostituita nel 1802; il consorzio della Beata Vergine della Cintura in Sant'Agostino. Presso la chiesa di San Giuliano figurava inoltre il consorzio della Beata Vergine del Rosario. Il numero dei parrocchiani era di 4000. La parrocchia era di nomina vescovile (Visita Ferrari, Città di Como e Pieve di Zezio).
Nel 1903, anno della visita pastorale del vescovo Teodoro Valfré di Bonzo nei sobborghi di Como, la rendita netta del beneficio parrocchiale arcipretale assommava a lire 3760; esisteva inoltre una vicaria coadiutorale. I parrocchiani erano 4200 circa. Nel territorio parrocchiale esistevano la chiesa filiare di Santa Giuliana; le chiese dei Santi Luigi e Filippo; Addolorata, delle suore infermiere; l'oratorio privato di San Carlo in Geno, di patronato Cornaggia. Nella chiesa parrocchiale erano erette la confraternita del Santissimo Sacramento; il sodalizio della Beata Vergine della Cintura; presso la chiesa di San Giuliano figurava il sodalizio della Beata Vergine del Rosario. La parrocchia era di nomina vescovile e risultava compresa tra le parrocchie suburbane (Visita Valfré di Bonzo, Città e Pieve di Zezio).
Dal 1938 la parrocchia dei Santi Agostino e Antonino di Como è stata compresa nel vicariato orientale di Como (decreto 1 gennaio 1938 I/1) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1938), fino al decreto 29 gennaio 1968, in seguito al quale fu assegnata alla zona pastorale I di Como e al vicariato di Como (decreto 29 gennaio 1968) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1968); con decreto 10 aprile 1984 è stata inclusa nel vicariato A di Como centro (decreto 10 aprile 1984) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1984).
ultima modifica: 03/03/2004
[ Marina Regina ]
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