parrocchia di Sant'Eusebio sec. XVI - 1805
Parrocchia della diocesi di Como. La chiesa di Sant'Eusebio risulta elencata nella pieve di Zezio, nel quartiere di porta Sala, fin dalla fine del XIII secolo (Perelli Cippo 1976). Un parroco di Sant'Eusebio di Como è citato in un documento del 7 novembre 1429 (Index alphabeticus).
La parrocchia è certamente attestata negli atti della visita pastorale compiuta dal vescovo Ninguarda alla fine del XVI secolo nella città di Como, con la dedicazione a Sant'Eusebio vescovo e martire; il numero di parrocchiani, sia all'interno che all'esterno dei confini cittadini, era di 1020 di cui 678 comunicati (Visita Ninguarda 1589-1593).
Nel compendio delle croniche del clero della diocesi di Como risalente al 1619 la chiesa di Sant'Eusebio figurava tra le parrocchie della città di Como (Compendio delle croniche 1619). Nel 1651 la parrocchia di Sant'Eusebio compariva tra le parrocchie cittadine (Ecclesiae collegiatae 1651).
Nel 1766, durante la visita del vescovo Giambattista Mugiasca nella città di Como, nella chiesa prepositurale di Sant'Eusebio, era istituita la confraternita laicale di San Pietro ad Vincula, eretta dal vescovo Filippo Archinti nel 1599 e aggregata all'omonima confraternita di Roma; figuravano inoltre la compagnia di Maria Santissima del Buon Consiglio, unita a quella di Genazzano dei padri agostiniani; la compagnia dei Poveri, eretta canonicamente e amministrata dagli ufficiali secolari della medesima compagnia; la compagnia dei confratelli e consorelle dei secolari, sotto l'invocazione di San Camillo de' Lellis, unita alla Congregazione dei sacerdoti secolari ministri degli infermi ed entrambe amministrate dagli ufficiali sacerdoti secolari delle rispettive compagnie. Il numero dei parrocchiani era di 702 di cui 560 comunicati. Entro i confini della parrocchia di Sant'Eusebio esistevano gli oratori di San Filippo Neri nel seminario Benzi; Immacolata Concezione di Maria Vergine, detto de' Giovani; Immacolata Concezione di Maria Vergine nel consevatorio; Santa Maria Maddalena, già dell'ospedale della Colombetta, in seguito amministrato dal nobile Liberato Ciceri (Visita Mugiasca, Cattedrale e Sant’Eusebio).
Nello stato di tutte le chiese parrocchiali della città e diocesi di Como spedito dal vescovo Mugiasca al governo di Milano nel 1773, la prepositura nuncupata di Sant'Eusebio aveva redditi fissi per lire 280; da emolumenti di stola per lire 209; dal beneficio di San Pietro in Vincula per lire 217 (Nota parrocchie diocesi di Como, 1773). Nel 1781, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la prepositura di Sant'Eusebio di Como possedeva fondi per 36.4 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 656 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nel 1788 entro i confini della parrocchia di Sant'Eusebio, compresa nella città di Como, esisteva la chiesa patronale della Maddalena e risultavano soppresse la chiesa del seminario Benzi, l'oratorio "de' giovani" e la chiesa delle monache di Sant'Ambrogio (Sistemazione parrocchie diocesi di Como, 1788).
Con decreto 22 giugno 1805 sulla riunione delle parrocchie nelle venti città principali del regno d'Italia alla parrocchia della cattedrale in Como fu riunita la parrocchia di Sant'Eusebio (decreto 22 giugno 1805) (Bollettino leggi Regno d'Italia 1805; Chiese, conventi, istituti pubblici città di Como).
ultima modifica: 03/03/2004
[ Marina Regina ]
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