parrocchia di San Giorgio sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Como. La canonica di San Giorgio di Vico, con tre canonici e un "archipresbiter", è attestata fin dalla fine del XIII secolo (Perelli Cippo 1976). L'arcipretura di San Giorgio di Como è ancora citata in un documento del notaio Giovanni Zobio del 16 maggio 1427 (Index alphabeticus). Nell'elenco del clero allegato agli atti del sinodo convocato nel 1565 dal vescovo Gianantonio Volpi, compare l'arciprete della chiesa di San Giorgio di Como (Sinodo Volpi 1565).
San Giorgio risulta attestata come parrocchia dei sobborghi di Como negli atti della visita pastorale compiuta dal vescovo Ninguarda alla fine del XVI secolo (Visita Ninguarda 1589-1593).
Nel compendio delle croniche del clero della diocesi di Como risalente al 1619 la chiesa archipresbiterale e parrocchiale di San Giorgio figura tra le parrocchie della città di Como (Compendio delle croniche 1619). Nel 1651 la parrocchia di San Giorgio, citata come arcipresbiterale noncupativa, compariva tra le parrocchie suburbane (Ecclesiae collegiatae 1651).
La chiesa già arcipresbiterale di San Giorgio risulta essere stata soppressa e aggregata nel 1746 al seminario vescovile di Santa Caterina dal papa Benedetto XIV, che eresse in vicaria perpetua la chiesa di Santa Caterina nel seminario. Quest'ultima chiesa successivamente compare con la denominazione di vicaria di San Giorgio; dal 1767 tuttavia l'arcipresbiterato fu ripristinato e separato nuovamente dal seminario vescovile. Nel 1766, durante la visita del vescovo Giambattista Mugiasca nei borghi di Como, nella chiesa archipresbiterale "nunc vicaria perpetua" di San Giorgio nel borgo di Vico era istituito il sodalizio sotto il titolo del Santissimo Sacramento e l'invocazione di Sant'Eutichio, eretto canonicamente il 4 marzo 1669; nella chiesa di San Pantaleone figurava il sodalizio, senza abito, del Santissimo Nome della Beata Vergine Maria, aggregato dal 1732 all'omonima arciconfraternita di Roma. Il numero dei parrocchiani era di 767 di cui 435 comunicati. Entro i confini della parrocchia di San Giorgio esistevano la comparrocchiale di Santa Caterina nel borgo, di ragione del seminario vescovile; gli oratori di San Pantaleone nel borgo vicino al ponte, di patronato del conte Lambertenghi; Santa Maria Nova nel borgo, di patronato della famiglia Porta Maranesi; Natività della Beata Vergine Maria in borgo Vico (Visita Mugiasca, Città I).
Nello stato di tutte le chiese parrocchiali della città e diocesi di Como spedito dal vescovo Mugiasca al governo di Milano nel 1773, l'arcipretura nuncupata di San Giorgio aveva redditi per lire 638.5; da emolumenti di stola per lire 50; dal beneficio di Sant'Eutichio per lire 181; dal beneficio di San Tommaso per lire 80 (Nota parrocchie diocesi di Como, 1773). Nel 1781, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, l'arcipretura di San Giorgio possedeva fondi per 243.15.1/4 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 696 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nel 1788 la giurisdizione della parrocchia di San Giorgio, compresa nei borghi di Como, si estendeva al borgo di Vico (Sistemazione parrocchie diocesi di Como, 1788).
Verso la fine del XVIII secolo la parrocchia di San Giorgio, citata come arcipresbiterale noncupativa, con annessa la soppressa chiesa parrocchiale di San Salvatore, risultava compresa tra le parrocchie suburbane (Ecclesiae collegiatae 1794).
Secondo quanto si desume dal confronto con la "nuova divisione dei distretti compresi nel Regno d'Italia e spettanti alla diocesi di Como per le scuole normali" compilata nel 1816, la parrocchia di San Giorgio risultava elencata tra le parrocchie dei sobborghi di Como comprese nella "pieve detta urbana" (Distrettuazione pievana diocesi di Como, 1816).
Nel 1893, anno della visita pastorale del vescovo Andrea Ferrari nella città di Como, la rendita netta del beneficio parrocchiale di San Giorgio assommava a lire 1431.09. Entro i confini della parrocchia di San Giorgio esistevano le chiese vicariali di San Salvatore, San Bartolomeo nelle Vigne; l'oratorio di Santa Maria alla Cosia, a uso dell'Istituto delle cieche; l'oratorio privato della famiglia Saporiti; presso la vicaria di San Bartolomeo nelle vigne figurava anche l'oratorio di Maria Immacolata, dei signori Baragiola. La giurisdizione della parrocchia si estendeva sul borgo Vico e sulla valle di Vico. Erano istituite la confraternita maschile del Santissimo Sacramento, anticamente detta di Sant'Eutichio; la confraternita di Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù, istituita canonicamente con decreto 4 marzo 1874 del vescovo Pietro Carsana; la confraternita del Santissimo Nome di Maria, anticamente istituita presso la chiesuola di San Pantaleone, allora soppressa e di proprietà dei Costantini; la confraternita di Santa Teresa. Nella vicaria di San Bartolomeo figurava inoltre la confraternita di San Giuseppe, eretta nel 1889 ma non ancora approvata dall'autorità ecclesiastica. Il numero dei parrocchiani era di 1700. La parrocchia era di nomina vescovile (Visita Ferrari, Città di Como e Pieve di Zezio).
Nel 1900, anno della visita pastorale del vescovo Teodoro Valfré di Bonzo nella città di Como, i parrocchiani della chiesa arcipretale di San Giorgio erano 2900, compresi gli abitanti delle frazioni di borgo Vico e valle di Vico. Nel territorio parrocchiale esistevano le chiese vicariali di San Salvatore in borgo Vico e di San Bartolomeo nelle vigne e la chiesa di San Giuseppe, già Santa Maria alla Cosia, di proprietà delle suore di San Giuseppe del ricovero di cieche sordomute. Nella chiesa parrocchiale erano erette la confraternita del Santissimo Sacramento; la confraternita di Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù; la compagnia di San Luigi e Santissimo Nome di Maria; la compagnia di Santa Teresa; la congregazione del terz'ordine di San Francesco. Nella vicaria di San Bartolomeo figurava la confraternita di San Giuseppe. La parrocchia era di nomina vescovile e risultava compresa tra le parrocchie suburbane (Visita Valfré di Bonzo, Città e Pieve di Zezio).
Dal 1938 la parrocchia di San Giorgio di Como è stata compresa nel vicariato occidentale di Como (decreto 1 gennaio 1938 I/1) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1938), fino al decreto 29 gennaio 1968, in seguito al quale fu assegnata alla zona pastorale I di Como e al vicariato di Como (decreto 29 gennaio 1968) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1968); con decreto 10 aprile 1984 è stata inclusa nel vicariato B di Como centro (decreto 10 aprile 1984) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1984).
ultima modifica: 03/03/2004
[ Marina Regina ]
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