comune di San Bassano sec. XII - 1757

Nel 1157 e nel 1162 il comune di Cremona concedette agli abitanti di San Bassano privilegi fiscali, riservando loro lo stesso trattamento di cui godevano i cittadini e l’esercizio delle regalie ricevute dall’imperatore (Menant, 1993, p. 77). Nel 1451 San Bassano è menzionato tra la terre, le ville e i luoghi “que nunc obediunt civitati Cremone”, afferenti alla Porta Ariberti (Elenco comuni contado di Cremona, 1451). San Bassano è citato tra i comuni del Contado di Cremona nel 1562 (Repertorio scritture contado di Cremona, sec. XVI-XVIII) ed elencato sempre tra i comuni del Contado nel 1634 (Oppizzone 1644). Nel “Compartimento territoriale specificante le cassine” del 1751 era una comunità della provincia superiore cremonese, dato confermato anche dalle risposte ai 45 quesiti (Compartimento Ducato di Milano, 1751; Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3054).
Dalle risposte ai 45 quesiti emerge che la comunità, non infeudata, era amministrata dall’assemblea degli estimati, che si riuniva alla presenza dei due deputati, del cancelliere, dell’assistente regio e del maggior estimato, per la pubblicazione del riparto delle tasse che avveniva ogni sei mesi e per l’elezione annuale dei due deputati incaricati dell’amministrazione ordinaria del comune, del console, del cancelliere e del tesoriere. Al cancelliere spettava la redazione delle pubbliche scritture e presso di lui erano conservati i documenti del comune che non erano andati dispersi in seguito alle guerre nel 1706 e nel 1735. Il tesoriere, avvalendosi della collaborazione di un esattore, espletava le operazioni relative alla riscossione delle imposte.
Alla metà del XVIII secolo il comune era sottoposto alla giurisdizione del podestà di Cremona e il console prestava giuramento alla banca criminale della provincia superiore della curia pretoria.
All’epoca la comunità contava 486 anime (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3054).

ultima modifica: 13/10/2003

[ Valeria Leoni ]