prefetti all'annona sec. XVI - 1786
I sette prefetti all’annona (di cui uno togato) furono istituiti verso la fine del XVI secolo e ad essi fu attribuito essenzialmente il compito di amministrare il magazzino pubblico dei grani. Sono spesso denominati anche signori formentari. Erano eletti dal consiglio del comune e duravano in carica un anno, al termine del loro mandato rendevano conto all’ufficio del Patrimonio. Successivamente fu loro affidato il compito, prima proprio del vicario di provvisione, di concedere le licenze di fabbricazione e di fissare il calmiere delle farine e del pane, ma soprattutto furono incaricati del controllo sulle operazioni relative all’annuale e obbligatoria introduzione dei grani dal contado in città e alla vendita di parte di esso, a prezzo calmierato, sul mercato pubblico e quindi della compilazione dei relativi registri e della nomina degli ufficiali preposti a questi compiti, tra i quali gli assistenti alle porte della città per la descrizione dei grani, gli incaricati agli accertamenti delle scorte granarie esistenti in città presso i privati, gli incaricati alla descrizione delle bocche in Cremona per la distribuzione dei bollettini per l’acquisto del pane. Le disposizioni in materia annonaria uscivano tuttavia sempre in nome del podestà, dal quale i prefetti all’annona direttamente dipendevano e che spesso si occupava anche della nomina degli ufficiali minori.
Nel magazzino pubblico del grano era conservata la scorta di grano che il comune faceva in previsione di carestie o in occasione dell’arrivo di truppe in città per poter fornire la farina ai fornai nel caso in cui il grano normalmente introdotto in città non fosse sufficiente. I prefetti all’annona dovevano registrare tutte le partite in entrata e in uscita; sia gli acquisti di grano sia le somministrazioni ai fornai erano effettuate dai prefetti per ordine dei deputati del mese o del consiglio generale. L’ufficio disponeva di un cancelliere, notaio collegiato, e di un ragionato con funzioni di tesoriere (Meroni 1951, p. 80; Abbiati 1994; Pizzocaro 1994).
ultima modifica: 19/01/2005
[ Valeria Leoni ]
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