reggenti dell'ospedale maggiore 1451 - 1786
L’istituzione dell’Ospedale Maggiore fu deliberata nella seduta consigliare del 2 febbraio 1451 e la fondazione fu approvata da papa Nicolò V il 9 maggio dello stesso anno. L’ospedale era retto da sedici deputati, detti anche reggenti o massari, scelti tra i nobili e i giurisperiti, che esercitavano la carica in gruppi di quattro per ogni trimestre. Allo scadere del trimestre i quattro deputati in carica rendevano conto della propria attività ai quattro che subentravano, alla fine dell’anno si redigeva il bilancio dell’amministrazione e i sedici reggenti rendevano conto ai sedici deputati nuovamente eletti. L’amministrazione dell’Ospedale prevedeva anche la presenza di un cancelliere, notaio collegiato, di un conservatore degli ordini, eletti dal consiglio del comune e che godevano di un salario fisso, e di un tesoriere, scelto dai reggenti dell’ospedale, privo di salario. Erano inoltre eletti dai sedici e salariati: un cappellano, un infermiere, un ufficiale per il pagamento delle balie per gli esposti, un chirurgo e altri addetti alle varie attività dell’ospedale. Le deliberazioni che comportavano un onere di spesa superiore alle cinque lire erano prese collegialmente e registrate nei Libri provisionum. L’ospedale accettava tutti gli infermi giudicati curabili, ospitava per una notte i forestieri di passaggio che avessero chiesto ricovero o sostentamento; accoglieva gli esposti; distribuiva ogni settimana l’elemosina ordinaria del pane ai poveri e agli infermi e a questo scopo con cadenza semestrale dieci gentiluomini facevano il giro delle parrocchie per accertare lo stato di indigenza di coloro che godevano dell’elemosina. I beni dell’Ospedale Maggiore erano in virtù di antichi privilegi esenti da tutti i carichi (Meroni 1951, pp. 91-93). L’ufficio venne meno nel 1786 in seguito all’istituzione della congregazione municipale.
ultima modifica: 11/03/2003
[ Valeria Leoni ]
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