protettori dei carcerati sec. XVI - 1786

Erano eletti in numero di tre, di cui uno togato, ogni due anni dal consiglio generale. Dovevano riunirsi una volta alla settimana nel loro ufficio ed esaminare i motivi delle carcerazioni, lo stato dei prigionieri, proteggendoli da indebiti aggravi di spese processuali. Si procuravano le elemosine per assistere i prigionieri poveri. Compilavano gli ordini per il custode delle carceri che dipendeva da loro. Avevano un procuratore a Milano per difendere le cause di prigionieri poveri di Cremona in discussione dinanzi al governatore, al senato o ad altri magistrati milanesi. (Meroni 1951, p. 49).
L’ufficio dei protettori dei carcerati fu abolito nel 1786, in seguito all’istituzione della congregazione municipale.

ultima modifica: 19/01/2005

[ Valeria Leoni ]