comune di Due Miglia 1757 - 1797
Nel compartimento territoriale pubblicato in data 10 giugno 1757 la delegazione I del contado di Cremona comprendeva il distretto di Due Miglia che costituiva un'unica comunità formata da Boschetto, Picenengo, Quartiere del Battaglione, Sant’Ambrogio, San Bernardo e San Felice (editto 10 giugno 1757). Essa era amministrativamente indipendente dalla città e fu oggetto di una riforma particolare entrata in vigore in data 13 febbraio 1758 (editto 13 febbraio 1758). La riforma prevedeva l’istituzione di un consiglio costituito da 24 possidenti con almento 300 scudi di valore capitale, eletti a vita dal convocato generale di tutti i possessori alla presenza dell’assistente regio residente a Cremona, quattro per ciascuno dei sei quartieri, nei quali la comunità era divisa. A questo consiglio doveva essere affidata l’amministrazione della comunità, “rimanendo abolita ogni altra rappresentanza in addietro praticata”.
Il consiglio doveva riunirsi alla presenza del regio delegato, nel luogo in cui era conservato l’archivio, e a sua volta eleggeva annualmente tre deputati all’estimo, tra coloro che, anche non appartenendo al consiglio, avevano almeno 1000 scudi d’estimo; due deputati del personale, “uno che abiti nella parte superiore, l’altro nella parte inferiore”, e uno del mercimonio e due sindacatori. “In riguardo all’ampiezza del territorio e delle sue circostanze di esso molto soggetto alle fazioni tanto ordinarie che straordinarie”, i deputati dell’estimo “che dovranno anch’essi riunirsi nel luogo destinato all’archivio” dovevano eleggere sei sindaci comunitativi, uno per ciascun quartiere, un sindaco residente in città e pronto ad eseguire quanto disposto dai deputati, mentre i deputati e il sindaco insieme dovevano nominare sei consoli, anch’essi uno per ciascun quartiere. (Mozzarelli 1982; Liva 1998).
Con il compartimento territoriale della Lombardia austriaca, pubblicato con editto 26 settembre 1786, non furono apportate variazioni (editto 26 settembre 1786 c).
ultima modifica: 03/04/2006
[ Valeria Leoni ]
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