comune di Trigolo sec. XII - 1757
Nel 1190 il comune di Cremona ordinò ai signori di Trigolo di erigere un castello; la località doveva quindi godere di uno status simile a quello dei borghi franchi che numerosi vennero costituiti in questo periodo dal comune di Cremona nel contado da esso dipendente (Toponomastica di Salvirola 1998; Caramatti 1999). Nel 1451 Trigolo è menzionato tra la terre, le ville e i luoghi “que nunc obediunt civitati Cremone”, afferenti alla Porta Ariberti (Elenco comuni contado di Cremona, 1451). Trigolo è citato tra i comuni del Contado di Cremona nel 1562 (Repertorio scritture contado di Cremona, sec. XVI-XVIII) ed elencato sempre tra i comuni del Contado nel 1634 (Oppizzone 1644). Nel “Compartimento territoriale specificante le cassine” del 1751 Trigolo era una comunità della provincia superiore del Contado cremonese, dato confermato anche dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento, datate 1751 (Compartimento Ducato di Milano, 1751; Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3053).
La comunità, infeudata dal 1496 (Casanova 1904), nel 1751 era infeudata al conte Ercole Sfondrati della Riviera, al quale non si corrispondeva niente (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3053).
Dalle risposte ai 45 quesiti emerge che il comune era amministrato dal consiglio generale, del quale non è specificata la composizione, che si riuniva al suono della campana nella stanza pubblica con l’assistente regio, all’inizio dell’anno per l’elezione dei due deputati ai quali era affidato il governo ordinario del comune, il console e gli altri ufficiali del comune. I due deputati nominavano al pubblico incanto con incarico triennale il tesoriere o esattore al quale era affidata la riscossione delle imposte ripartite dal consiglio generale. Al cancelliere, residente in loco, era affidata la redazione delle pubbliche scritture e la custodia dell’archivio del comune, conservato in un’apposita stanza.
Alla metà del XVIII secolo il comune era sottoposto alla giurisdizione del podestà feudale, residente a Cremona e sostituito in loco da un luogotenente e a quella del podestà di Cremona e il console, tutore dell’ordine pubblico, prestava giuramento sia alla banca del feudo, sia alla banca criminale della provincia superiore della curia pretoria.
Al comune di Trigolo erano fiscalmente aggregati altri “comuni” che diverse volte si erano separati dalla comunità dominante con il permesso del Magistrato Ordinario di Milano ed erano i comuni Secchi, Dossi Pisani, Agosti, Scaccabarozzi, Ferrari, Scotto e Pezzoli, Tellò, Pozzi, Aldighieri, Ramello (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3053).
ultima modifica: 13/10/2003
[ Valeria Leoni ]
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