censitori dell'estimo civile sec. XVI - 1756
Quando il Senato ordinava la riforma dell’estimo, il consiglio sotto il controllo del podestà procedeva all’esecuzione di essa, eleggendo i censitori dell’estimo civile e compilando i capitoli della riforma, da sottoporre all’approvazione del senato. I censitori compilavano i “libri census” che venivano depositati presso la ragioneria comunale. Il primo estimo civile cremonese effettuato nel periodo della dominazione spagnola di cui si abbia notizia è quello del 1538, al quale seguì la riforma effettuata tra il 1542 e il 1544, ampiamente documentata. Essa fu attuata per ordine del governatore spagnolo Del Vasto. Per realizzarla il consiglio generale, al quale il podestà aveva girato per competenza l’ordine del governatore, procedette alla nomina di 15 persone, tra cui tre mercanti, incaricati di eseguire le stime e contemporaneamente affidò ai deputati del mese l’incarico di compilare il regolamento secondo il quale effettuare la riforma. Il regolamento fu approvato dal consiglio e quindi dal senato di Milano. Esso prevedeva che le 15 persone incaricate della riforma fossero divise in tre squadre distinte in modo tale che ciascuna di esse non fosse a conoscenza dei risultati ottenuti dalle altre. Al termine delle operazioni ciascuna squadra doveva consegnare al podestà il proprio registro, che faceva redigere un quarto registro nel quale ciascuna partita d’estimo era il risultato della media dei dati contenuti nei tre registri pervenutigli (Meroni 1951, pp. 37-39).
ultima modifica: 19/01/2005
[ Valeria Leoni ]
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