notaio sec. XVI - 1786
L’ufficio dei protettori dei carcerati disponeva di un notaio che svolgeva anche funzioni di segretario-cancellliere. Secondo gli ordini dell’ufficio emanati nel 1578 egli doveva visitare ogni giorno i prigionieri e chiarire le cause della loro carcerazione; presenziare alle congregazioni dei protettori e fare relazione dello stato dei processi riguardante ogni carcerato; visitare ogni settimana le prigioni del podestà; sollecitare presso il podestà e i suoi giudici la spedizione delle cause; citare i testimoni prodotti dai rei e sollecitare il loro interrogatorio; presenziare alle visite generali effettuate dal podestà e dai suoi giudici alle prigioni e tener nota delle ordinazioni da essi emanate a favore dei prigionieri. Il cancelliere era tenuto durante lo svolgimento dei propri compiti alla compilazione dei seguenti registri: libro delle ordinazioni prese dai protettori durante le congregazioni; libro dei prigioni nel quale il cancelliere doveva registrare il nome di ciascun prigioniero, il capo di imputazione il giorno della carcerazione, quello del rilascio e prendere nota della loro assoluzione o condanna; libro dei condannati alla galera in cui era registrato il nome del condannato, la durata della condanna, il giorno di emissione della sentenza e il giorno della consegna del condannato agli sbirri per l’esecuzione della sentenza; libro della tesoreria contenente la registrazione delle entrate costituite da elemosine e redditi (Meroni 1951, pp. 49-50).
ultima modifica: 19/01/2005
[ Valeria Leoni ]
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