ufficio del decoro 1560 - 1784

L’ufficio del Decoro fu istituito nella seduta del consiglio generale dell’8 novembre 1560 e approvato dal luogotenente regio il 5 novembre 1561. Si componeva inizialmente di 4 membri dei quali uno togato, eletti ogni anno a dicembre dai deputati del mese, due erano eletti ex novo, mentre due rimanevano in carica dall’anno precedente. Gli “Ordini del governo della città di Cremona”, emanati nel 1576, prevedevano che il loro numero potesse essere elevato fino a sei. Compito dei prefetti al Decoro era di sorvegliare la pulizia e le condizioni di viabilità delle strade della città e del contado; dovevano inoltre aver cura del decoro delle vie pubbliche in particolare durante le solennità e sorvegliare l’efficienza dei canali di scolo e potevano in relazione a questi compiti proporre in consiglio le opere pubbliche ritenute necessarie. Le spese per le opere di manutenzione erano divise tra i beneficiari delle opere stesse che pagavano in proporzione al loro estimo. Sia l’esazione della tassa sia l’esecuzione delle opere erano date in appalto. Ogni anno, quando assumevano la carica, i prefetti al Decoro pubblicavano anche a nome del podestà e del vicario episcopale una grida in cui ripetevano o aggiornavano le norme relative alla manutenzione delle strade, comminando pene ai trasgressori. I prefetti al Decoro inizialmente non potevano nè giudicare, nè condannare, ma semplicemente ammonire o trasmettere per competenza all’ufficio delle strade del comune i nominativi delle persone colte in contrvvenzione nel corso delle ispezioni; fino al 1576 infatti i decoratori divisero i loro compiti con l’ufficio comunale delle strade, dopo tale data, come si deduce dalla lettura degli “Ordini del governo della città di Cremona”, avvenne la fusione dei due uffici, o meglio l’ufficio del Decoro assorbì l’ufficio comunale delle strade; in essi infatti si legge: “L’officio delle strade cioè quella parte che è della città doveria essere riscuossa dalla magnifica communità, secondo l’ordine già dato per il consiglio generale, il che fatto si haverà da esercitare per li signori decoratori a quali accrescendo fatica si puotrà accrescere il numero fino a sei in tutto e all’hora gli signori deputati usaranno diligenza in eleger persone che sieno accomode alle strade maestre del Cremonese acciò più facilmente puossano essercir l’officio loro. Detti s’haveranno a congregar nel luogo assignatogli … insieme con il notaro di detto officio, et ivi tratteranno tutto quello sarà espediente per beneficio e conservatione delle strade così del Contado, come della città e cavalcaranno almeno due di loro a tempi commodi dette strade, laudaranno e condennarano quelli parerà ad essi conforme alla ragione facendolo però nelle congregationi secondo gli voti della maggior parte. Le condannationi, collaudationi ed altre preminentie di detto officio tanto nel contado, quanto nella città, sieno scuosse per uno essattore d’esser eletto per gli signori deputati del mese de quali si faranno le spese della visita di esse strade e si pagaranno gli salariati, ne potranno gli signori decoratori haverne parte alcuna, ma il remanente sia consignato al tesoriero della città con intervento de detti signori conservatori del patrimonio” (Statuti 1388, p. 308).
L’ufficio fu abolito nel 1784 e le sue competenze passarono nel 1786 alla Congregazione municipale.

ultima modifica: 19/01/2005

[ Valeria Leoni ]