parrocchia di San Michele arcangelo 1597 - [1989]
Parrocchia della diocesi di Crema.
La prima attestazione di un insediamento religioso a San Michele risale al secolo XVI, quando nella chiesa di San Michele fu istituito un chiericato il cui diritto di nomina spettava all’arcidiacono di Santa Maria di Crema; nel 1597 San Michele venne eretta in parrocchia per smembramento dalla parrocchia di San Giacomo a Crema con il titolo di curazia (Savoia 1992). Alla prima suddivisione dlela diocesi di Crema in vicariati nel 1583, la parrocchia di San Michele fu compresa nel vicariato di Ripalta Nuova (Visita Diedo 1583; Visita Diedo III 1594); nel secolo successivo fu compresa nel vicariato di Montodine (Visita Diedo IX 1611). Nel 1752 la parrocchia di San Michele contava 664 anime (Status animarum diocesi di Crema, 1751-1752). La riedificazione della chiesa parrocchiale fu terminata nel 1755 (Savoia 1992). Nel 1822 la rendita del beneficio parrocchiale in valuta italiana ammontava a 491; la parrocchia contava 970 anime (Stato parrocchie diocesi di Crema, 1822). Nei secoli XVIII (Visite Lombardi 1752-1777), XIX (Visita Ferré 1859) e XX (Guida diocesi Crema 1963) la parrocchia di San Michele appartenne al vicariato di Ripalta Nuova. Fino al 1913 il parroco di San Michele mantenne il titolo di curato, a cui da quell’anno fu concesso il titolo di prevosto (Savoia 1992). Con la revisione delle strutture territoriali della diocesi attuata nel 1970 (decreto 25 gennaio 1970), la parrocchia di San Michele è stata inclusa nella zona pastorale suburbana (Guida diocesi Crema 1981; Guida diocesi Crema 1985; Guida diocesi Crema 1988).
ultima modifica: 03/03/2004
[ Piero Majocchi ]
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