parrocchia di San Martino vescovo sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Crema; fino al 1580 appartenne alla diocesi di Piacenza.
La prima attestazione di un insediamento religioso a Capergnanica risale al secolo XV, quando nel 1464 il giuspatronato della rettoria di San Martino spettava al prevosto di San Martino di Palazzo Pignano (Fondo parrocchie, Capergnanica). Nel 1479 la chiesa di San Martino era officiata da un rettore secolare (Alberti 1999; Bianchessi, Sperolini 1987). Nel 1531 la chiesa di San Martino di Capergnanica fu censita come parrocchia nella diocesi di Piacenza; il diritto di nomina del rettore era passato all’arcidiacono di Santa Maria di Crema (Istromenti investiture, fol. 12, 1531 settembre 14). Nel corso del secolo XVI la parrocchia di Capergnanica era dotata di fonte battesimale (Scarpini 1871). Nella seconda metà del secolo XVI fu istituita nella parrocchia di San Martino la confraternita del Santissimo Sacramento (Lucchi 1980). Nel 1566, in occasione della visita pastorale del vescovo di Piacenza Bernardino Scotti, il reddito del beneficio parrocchiale di Capergnanica ammontava a 500 libre da 500 pertiche di terreno (Visite Scotti 1566-1570). Nel 1580 la parrocchia di Capergnanica fu smembrata dalla diocesi di Piacenza e unita alla diocesi di Crema, eretta con la bolla “Super Universas” di Gregorio XIII dell’11 aprile 1580 (Diocesi di Crema 1993): la chiesa di San Martino fu visitata dai visitatori apostolici Gian Battista Castelli nel 1579 e Girolamo Regazzoni nel 1583; nella stessa occasione furono visitati gli oratori di Sant’Antonino, San Bartolomeo e Santa Maria del Pilastrello (Visita Castelli 1579; Visita Regazzoni 1583). Nel 1578 fu istituita nella parrocchia la confraternita di San Giovanni Battista e della Trinità, detta anche dei Trinitari, che officiava le proprie funzioni nella chiesa parrocchiale; nel 1621 la confraternita dei Trinitari promosse e dotò la riedificazione dell’oratorio della Santissima Trinità, sede sino al 1923 della confraternita (Savoia 1984; Zavaglio 1946). Alla prima suddivisione della diocesi di Crema in vicariati nel 1583, la parrocchia di Capergnanica fu compresa nel vicariato di Chieve, nella parrocchia erano compresi gli oratori di Sant’Antonino, San Giovanni Evangelista e della Santissima Trinità; il reddito del beneficio parrocchiale del rettore ammontava a 50 ducati; la parrocchia contava 500 anime da comunione (Visita Diedo 1583; Visita Diedo III 1594). Nel secolo successivo Capergnanica appartenne invece al vicariato di Bagnolo (Visita Diedo IX 1611). Nel 1752 il numero degli abitanti era di 1137 anime (Status animarum diocesi di Crema, 1751-1752). Nel 1787 il parroco manteneva il titolo di prevosto (Ronna 1787-1792). Nel 1822 la rendita del beneficio parrocchiale in valuta italiana ammontava a 2903.54; la parrocchia contava 1216 anime (Stato parrocchie diocesi di Crema, 1822). Nei secoli XVIII (Visite Lombardi 1752-1777) e XIX (Visita Ferré 1859) la parrocchia di Capergnanica tornò nel vicariato di Chieve; nel secolo XX divenne invece sede di vicariato (Guida diocesi Crema 1963). Con la revisione delle strutture territoriali della diocesi attuata nel 1970 (decreto 25 gennaio 1970), la parrocchia di Capergnanica è stata inclusa nella zona pastorale ovest (Guida diocesi Crema 1981; Guida diocesi Crema 1985; Guida diocesi Crema 1988).
ultima modifica: 03/03/2004
[ Piero Majocchi ]
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