parrocchia di San Donnino martire sec. XV - [1989]
Parrocchia della diocesi di Crema; fino al 1580 appartenne alla diocesi di Cremona.
La prima attestazione di un insediamento religioso a Credera risale al secolo XII, quando nel 1157 Credera comparve tra le dipendenze dei monaci cistercensi dell’abbazia di Cerreto (CDLaudense 1879-1885, I, 169). L’abbazia di Cerreto dal secolo XIV deteneva il giuspatronato della chiesa di San Donnino, di cui aveva promosso l’edificazione (Agnelli 1883). Nel 1424 si insediarono a Credera una comunità di frati agostiniani, che eressero l’oratorio e il convento dei Santi Giovanni Battista e Tommaso. Nel 1479 gli abitanti di Credera contestarono il diritto di nomina del rettore parroco di San Donnino, che spettava all’abate cistercense di Cerreto (Alberti 1999). Nel secolo XVI le località di Rovereto e Rubbiano, anch’esse dipendenze dei monaci di Cerreto, dipendevano dalla chiesa di Credera per l’amministrazione dei sacramenti (Zavaglio 1946). Nel secolo XVI si insediarono nella chiesa di San Donnino i Cistercensi di San Bernardo dipendenti dall’abbazia di Cerreto (Menant 1979). Nel 1578, in occasione della visita pastorale del vescovo di Cremona Niccolò Sfondrati, la parrocchia di Credera era soggetta al giuspatronato dell’abbazia di Cerreto (Visite Sfondrati 1576-1579). La parrocchia di Credera con la bolla “Super Universas” di Gregorio XIII dell’11 aprile 1580 fu smembrata dalla diocesi di Cremona e unita alla diocesi di Crema (Diocesi di Crema 1993): la chiesa di San Donnino fu visitata dal visitatore apostolico Girolamo Regazzoni nel 1583; annesso alla parrocchia vi era il monastero dei Cistercensi di San Bernardo; nella stessa occasione fu visitato l’oratorio di San Giovanni, con annesso convento degli agostiniani, attestato ancora nel secolo XVII (Visita Regazzoni 1583; Savoia 1993). Alla suddivisione della diocesi di Crema in vicariati nel 1583 la parrocchia di Credera fu compresa nel vicariato di Chieve; nella parrocchia erano compresi gli oratori di San Rocco e di San Carlo “alle Cassine” (Visita Diedo 1583; Visita Diedo III 1594). Nel secolo successivo Credera fu compresa invece nel vicariato di Montodine (Visita Diedo IX 1611). Nel 1630 fu riedificato l’oratorio di San Rocco; nel 1658 l’antico oratorio dedicato alla Madonna fu riedificato e mutò dedicazione in quella a San Carlo Borromeo; tra il 1735 e il 1748 fu riedificata la chiesa parrocchiale di Credera (Savoia 1993). Nel 1752 il numero degli abitanti era di 723 anime (Status animarum diocesi di Crema, 1751-1752). Nei secoli XVII e XVIII la chiesa di San Donnino mantenne il titolo di rettoria (Zavaglio 1946). Nel 1822 la rendita del beneficio parrocchiale in valuta italiana ammontava a 678.15; la parrocchia contava 802 anime (Stato parrocchie diocesi di Crema, 1822). Dal 1769, benché il giuspatronato rimanesse ai monaci di Cerreto, le funzioni parrocchiali passarono al clero secolare; nel 1804, con la soppressione dell’abbazia cistercense, il giuspatronato diventò regio sino al 1929, quando passò al vescovo diocesano (Zavaglio 1946). Nei secoli XVIII (Visite Lombardi 1752-1777), XIX (Visita Ferré 1859) e XX (Guida diocesi Crema 1963) Credera fu compresa nel vicariato di Chieve. Con la revisione delle strutture territoriali della diocesi attuata nel 1970 (decreto 25 gennaio 1970), la parrocchia di Credera è stata inclusa nella zona pastorale sud (Guida diocesi Crema 1981; Guida diocesi Crema 1985; Guida diocesi Crema 1988).
ultima modifica: 03/03/2004
[ Piero Majocchi ]
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