parrocchia di San Pietro apostolo sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Crema; fino al 1580 appartenne alla diocesi di Cremona.
La prima attestazione di un insediamento religioso a Moscazzano risale al secolo XI, quando nel 1035 fu citata in un documento la chiesa di San Pietro (CDCremonese 1895-1898, I, 70, p. 66). Nel 1385 la chiesa di Moscazzano era soggetta alla pieve di Ripalta Arpina (Liber 1385). Nel secolo XV fu edificato l’oratorio di Santa Maria del Fango, poi divenuto dal secolo successivo il santuario della Madonna dei Prati (Savoia 1993). Nel 1520, in occasione della visita pastorale del vescovo di Cremona Gerolamo Trevisano, la chiesa di San Pietro di Moscazzano fu censita come curazia (Visite Trevisano 1519-1522), mentre nel 1578, in occasione della visita pastorale del vescovo di Cremona Niccolò Sfondrati, la rettoria di Moscazzano fu censita come parrocchia nella diocesi di Cremona; il reddito del beneficio parrocchiale ammontava a 14 pertiche; la parrocchia contava 250 anime da comunione e vi era stata istituita la confraternita del Santissimo Sacramento (Visite Sfondrati 1576-1579). Nel 1580 la parrocchia di Moscazzano fu smembrata dalla diocesi di Cremona e unita alla diocesi di Crema, eretta con la bolla “Super Universas” di papa Gregorio XIII dell’11 aprile 1580 (Diocesi di Crema 1993). La chiesa di San Pietro fu visitata dal visitatore apostolico Girolamo Regazzoni nel 1583; nella stessa occasione fu visitato il santuario di Santa Maria dei Prati (Visita Regazzoni 1583). Dal 1608 sono attestate le nomine vescovili dei rettori della parrocchia di Moscazzano (Scarpini 1871). Alla prima suddivisione della diocesi di Crema in vicariati nel 1583, Moscazzano fu compreso nel vicariato di Ripalta Nuova (Visita Diedo 1583; Visita Diedo III 1594); nel secolo successivo la parrocchia appartenne al vicariato di Montodine; essa contava 560 anime da comunione (Visita Diedo IX 1611). Nel 1611 venne riedificato l’oratorio di Santa Maria, la cui dedicazione fu modificata in quella di San Carlo alle Colombare; nel 1708 venne riedificato l’oratorio di San Donato, il cui giuspatronato spettava alla famiglia Benvenuti (Zavaglio 1946). Nel 1752 il numero degli abitanti era di 671 anime (Status animarum diocesi di Crema, 1751-1752). Nel 1787 il parroco conservava il titolo di rettore; tra il 1797 e il 1801 venne riedificata la chiesa parrocchiale di San Pietro, consacrata dal vescovo di crema Tommaso Ronna il 27 settembre 1818 (Savoia 1993). Nel 1822 la rendita del beneficio parrocchiale in valuta italiana ammontava a 1229.36; la parrocchia contava 884 anime (Stato parrocchie diocesi di Crema, 1822). Nel secolo XIX fu eretto l’oratorio di Sant’Antonio da Padova (Zavaglio 1946). Nel secolo XVIII la parrocchia di Moscazzano passò nel vicariato di Ripalta Nuova (Visite Lombardi 1752-1777), ma tornò nel vicariato di Montodine nei secoli XIX (Visita Ferré 1859) e XX (Guida diocesi Crema 1963). Con la revisione delle strutture territoriali della diocesi attuata nel 1970 (decreto 25 gennaio 1970), la parrocchia di Moscazzano è stata inclusa nella zona pastorale sud (Guida diocesi Crema 1981; Guida diocesi Crema 1985; Guida diocesi Crema 1988).
ultima modifica: 03/03/2004
[ Piero Majocchi ]
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