parrocchia di San Cristoforo martire sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Crema; fino al 1580 appartenne alla diocesi di Cremona.
La prima attestazione di un insediamento religioso a Ripalta Nuova risale al secolo XII, quando il 15 aprile 1174 in una controversia di giurisdizioni territoriali tra i vescovi di Cremona e Piacenza venne citata la chiesa di San Lorenzo (Atti Cremona 1937, n. 44; Verga 1966). Nel 1385 la chiesa di Ripalta Nuova era soggetta alla pieve di Bressanoro (Liber 1385). La prima attestazione della chiesa di San Cristoforo risale invece al secolo XVI, quando nel 1520, in occasione della visita pastorale del vescovo di Cremona Gerolamo Trevisano, la chiesa di San Cristoforo di Ripalta Nuova fu censita come parrocchia nella diocesi di Cremona; il reddito del beneficio parrocchiale ammontava a 200 libre (Visite Trevisano 1519-1522). Nel 1564 il rettore di San Cristoforo fu nominato dal vescovo di Cremona (Savoia 1992; Scarpini 1871). Nel 1578, in occasione della visita pastorale del vescovo di Cremona Niccolò Sfondrati, il reddito del beneficio parrocchiale amontava a 50 libre derivanti da 105 pertiche di terreno (Visite Sfondrati 1576-1579). Nel 1580 la parrocchia di Ripalta Nuova fu smembrata dalla diocesi di Cremona e unita alla diocesi di Crema, eretta con la bolla “Super Universas” di papa Gregorio XIII dell’11 aprile 1580 (Diocesi di Crema 1993). La chiesa di San Cristoforo venne visitata dal visitatore apostolico Gerolamo Regazzoni nel 1583; nella stessa occasione fu visitato l’oratorio di San Lorenzo (Visita Regazzoni 1583). Alla prima suddivisione della diocesi di Crema in vicariati nel 1583, la parrocchia di Ripalta Nuova fu dichiarata sede di vicariato; nella parrocchia era stata istituita la confraternita del Santissimo Sacramento (Visita Diedo 1583; Visita Diedo III 1594); nel secolo successivo Ripalta Nuova venne compresa nel vicariato di Montodine (Visita Diedo IX 1611). Nel secolo XVII venne eretto l’oratorio di Santa Caterina, poi demolito nel 1810; nel 1728 fu eretto l’oratorio di Santa Margherita vergine e martire, e nel 1726, in località Dosso, l’oratorio di San Sebastiano (Savoia 1993; Zavaglio 1946). Nel 1752 la parrocchia contava 910 anime (Status animarum diocesi di Crema, 1751-1752). Nel 1759 il titolo del rettore di Ripalta Nuova venne mutato in quello di prevosto (Savoia 1992; Ronna 1787-1792). Nel 1822 la rendita del beneficio parrocchiale in valuta italiana ammontava a 820.64; la parrocchia contava 1056 anime (Stato parrocchie diocesi di Crema, 1822). Nel 1826 venne istituita nuovamente la confraternita del Santissimo Sacramento (Scarpini 1871). Dal 1688 lungo i secoli XVIII (Visite Lombardi 1752-1777), XIX (Visita Ferré 1859) e XX (Guida diocesi Crema 1963), Ripalta Nuova fu sede di vicariato. Con la revisione delle strutture territoriali della diocesi attuata nel 1970 (decreto 25 gennaio 1970), la parrocchia di Ripalta Nuova è stata inclusa nella zona pastorale sud (Guida diocesi Crema 1981; Guida diocesi Crema 1985; Guida diocesi Crema 1988).
ultima modifica: 03/03/2004
[ Piero Majocchi ]
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