distretto IV di Lecco 1805 - 1815
Con l’organizzazione del dipartimento del Lario nel regno d’Italia (decreto 8 giugno 1805 a), il distretto IV di Lecco era articolato nei cantoni I di Lecco, II di Taceno, III di Bellano, IV di Asso, V di Oggiono, VI di Santa Maria Hoè, VII di Missaglia.
Dopo la promulgazione delle norme sull’aggregazione dei comuni di II e III classe (decreto 14 luglio 1807), fu approntato un primo progetto per la concentrazione dei comuni del dipartimento del Lario, ritornato alla direzione generale dell’amministrazione dei comuni a Milano dal prefetto del Lario il 30 novembre del 1807 (Progetto di concentrazione 1807, Lario). In data 10 dicembre dello stesso anno, il prefetto inoltrò le proprie riflessioni, soffermandosi in particolare sulla situazione del comune di Lecco; il 13 dicembre rimise la ristampa del piano di concentrazione, con quelle “emende che la massima diligenza gli aveva suggerito”, interessanti in particolare il cantone di Bellano. Le rettifiche proposte portarono nel successivo anno alla stesura di un nuovo progetto (Progetto di concentrazione 1808, Lario), al quale seguirono ulteriori variazioni nella compartimentazione dei comuni di Paderno, Verderio, Imbersago, Robbiate, Calco, Mondonico, Casirago, Monticello, Casate Nuovo, Sabbioncello, Cernusco Lombardone, Merate. Il progetto di aggregazione trovò esecuzione l’anno seguente: a seguito dell’aggregazione dei comuni del dipartimento del Lario (decreto 4 novembre 1809 b), costituivano il distretto IV di Lecco i cantoni I di Lecco, II di Introbio, III di Asso, IV di Oggiono, V di Merate, VI di Missaglia. La situazione non poteva però dirsi consolidata: infatti, nel 1811 (Progetto di concentrazione 1811, Lario) e con il successivo compartimento territoriale del dipartimento del Lario (decreto 30 luglio 1812), fu bensì confermata la suddivisione del distretto IV di Lecco nei cantoni I di Lecco, II di Introbio, III di Asso, IV di Oggiono, V di Merate, VI di Missaglia, ma con aggiustamenti nella concentrazione dei comuni denominativi.
ultima modifica: 12/06/2006
[ Saverio Almini ]
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/5000432/