comune di Nibionno sec. XIV - 1757
Comune del Monte di Brianza, fu capo di squadra.
Il toponimo è citato nell’anno 905 (Manaresi 1955-1960, n. 117; CDL, n. 416; Vismara 1979).
All’inizio del XIII secolo (anno 1206), i rustici di Nibionno erano già organizzati in “universitas”, cioè in un consorzio dal quale trasse gradualmente origine l’istituto comunale (Longoni 1985 b).
Negli statuti delle strade e delle acque del contado di Milano era compreso, nella squadra di Canzo, come “el locho da Nibiono” (Stella, Farina 1992).
Nibionno, come membro del Monte di Brianza, e a capo della squadra detta appunto di Nibionno, ebbe privilegi ed esenzioni fiscali dai Visconti e dagli Sforza.
In un prospetto comprendente tutte “le terre del ducato di Milano et altre con esse tassate per le stara di sale”, risalente al 1572 (Terre Ducato di Milano, 1572), era compresa anche Nibionno.
Dalle risposte fornite nel 1751 ai 45 quesiti della real giunta del censimento, si desume che a quel tempo la comunità di Nibionno, capo della squadra omonima, era infeudata al conte della riviera, al quale pagava lire 16.2 annue di convenzione. Non vi risiedeva iusdicente nè regio nè feudale; podestà feudale era Carlo Maderna, abitante a Milano; la comunità era soggetta all’officio di Bosisio, presso la cui banca criminale il console era solito prestare giuramento, pagando soldi 14.
Per quanto riguarda gli organi e gli aspetti della vita amministrativa, la comunità, che aveva allora 215 abitanti, era retta dal cancelliere, allora residente a Sibrone, e dai maggiori estimi del comune, che sottoscrivevano i riparti; la comunità non aveva archivio per le pubbliche scritture (Risposte ai 45 quesiti, 1751, Nibionno).
Con la compartimentazione territoriale che seguì la riforma del governo dello stato di Milano del dicembre 1755, preceduta da una politica di aggregazione dei comuni delineata nel 1726 (Stime territori Ducato di Milano, 1726) e ancora nel 1753 (Indice pievi Stato di Milano, 1753), a Nibionno furono aggregati Tabiago e Sibrone.
ultima modifica: 12/06/2006
[ Saverio Almini ]
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