comune di Rogeno sec. XIV - 1757
Comune del Monte di Brianza, appartenne alla squadra di Nibionno.
Negli statuti delle strade e delle acque del contado di Milano era compreso, nella squadra di Canzo, come “el locho da Rozeno” (Stella, Farina 1992).
Nella compartizione dell’estimo del Monte di Brianza (anno 1456), il comune di Rogeno era compreso nella squadra di Nibionno.
In un prospetto comprendente tutte “le terre del ducato di Milano et altre con esse tassate per le stara di sale”, risalente al 1572 (Terre Ducato di Milano, 1572), era compresa anche Rozeno (Rogeno).
Dalle risposte fornite nel 1751 ai 45 quesiti della real giunta del censimento, si desume che a quel tempo la comunità di Rogeno, compresa nella squadra di Nibionno – già unita, con l’esclusione, fino al 1656, di sei fuochi compresi nella pieve di Incino, al feudo della squadra di Nibionno – era infeudata al conte della riviera, al quale “i particolari possessori” pagavano all’anno lire 3.18.6. Non vi risiedeva iusdicente nè regio nè feudale; la comunità era soggetta all’officio di Bosisio, presso la cui banca criminale il console era solito prestare giuramento, pagando soldi 25.
Per quanto riguarda gli organi e gli aspetti della vita amministrativa, la comunità, che aveva allora 202 abitanti, non aveva consiglio generale nè particolare, ma solo un cancelliere, al quale restava raccomandata l’amministrazione del comune; il convocato degli uomini si radunava a suono di campana con avviso del console, e vi si dava lettura “delle cose per l’amministrazione del comune”; presso l’esattore, con un salario di lire 10 annue, venivano conservate le scritture pubbliche, non avendo la comunità archivio (Risposte ai 45 quesiti, 1751, Rogeno).
Con la compartimentazione territoriale che seguì la riforma del governo dello stato di Milano del dicembre 1755, preceduta da una politica di aggregazione dei comuni delineata già nel 1753 (Indice pievi Stato di Milano, 1753), a Rogeno furono aggregati Calvenzana, Maggiolino, Molino del Leone, Molino del Maglio.
ultima modifica: 12/06/2006
[ Saverio Almini ]
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