comune di Molteno sec. XIV - 1757
Comune del Monte di Brianza, appartenne alla pieve di Oggiono.
Negli statuti delle strade e delle acque del contado di Milano era compreso, nella pieve di Oggiono, come “el locho da Molteno” (Stella, Farina 1992).
Nella compartizione dell’estimo del Monte di Brianza (anno 1456), il comune di Molteno era compreso nella pieve di Oggiono.
Nell’aprile del 1468 le singole comunità della pieve di Oggiono, tra cui Molteno, si pronunciarono radunandosi in vicinanza sulla riforma dell’estimo del Monte di Brianza (Longoni 1985 a).
Negli estimi del ducato di Milano del 1558 e nei successivi aggiornamenti fino al XVII secolo, Molteno risulta inserita tra le comunità della pieve di Oggiono (Estimo di Carlo V, Ducato di Milano).
In un prospetto comprendente tutte “le terre del ducato di Milano et altre con esse tassate per le stara di sale”, risalente al 1572 (Terre Ducato di Milano, 1572), era compresa anche Molteno.
Dalle risposte fornite nel 1751 ai 45 quesiti della real giunta del censimento, si desume che a quel tempo la comunità di Molteno, compresa nella pieve di Oggiono – già infeudata con le comunità delle pievi di Garlate e Oggiono nel 1538 a Giovanni Agostino d’Adda (Casanova 1904) – non era infeudata e si era redenta “mediante sborso di somma incerta e mediante il pagamento della mezz’annata”; pagava ogni quindici anni lire 55.10.9 per la redenzione “dal feudo della Martesana” (12 aprile 1652). Non vi risiedeva iusdicente nè regio nè feudale; non era soggetta ad altro officio che all’officio di Milano, e il console era solito prestare giuramento presso la banca criminale del capitano di giustizia di Milano. La comunità, tuttavia, aveva avuto “molestie con il vicario della Martesana, dovendo sobbarcarsi le spese per contraddire e sottrarsi alla giurisdizione del vicario della Martesana”.
Per quanto riguarda gli organi e gli aspetti della vita amministrativa, la comunità, che aveva allora 219 abitanti, aveva un console e due deputati, un cancelliere, eletti “a voti comuni in pubblica piazza”; le copie dei riparti formate annualmente erano tenute presso il cancelliere, che aveva un salario di lire 12 annue, “non avendo la comunità altre scritture”; i riparti erano resi pubblici dal console, che faceva anche i capitoli con l’esattore.
Molteno faceva un solo comune con i luoghi di Gaesso e Bavida, “anticamente aggregati, del che non si sa il titolo, nè il come” (Risposte ai 45 quesiti, 1751, Molteno; Marcora 1978).
Con la compartimentazione territoriale che seguì la riforma del governo dello stato di Milano del dicembre 1755, preceduta da una politica di aggregazione dei comuni delineata già nel 1753 (Indice pievi Stato di Milano, 1753), a Molteno furono aggregati Luzzana e Ceroldo.
ultima modifica: 12/06/2006
[ Saverio Almini ]
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