comune di Introzzo sec. XIV - 1757
Comune del Monte di Introzzo, anticamente parte della Valsassina, indi della riviera di Lecco (pieve di Dervio).
Nel corso del 1415, i procuratori delle singole terre componenti la Valsassina, tra cui Introzzo, furono chiamati a Milano per dare giuramento di fedeltà al duca Filippo Maria Visconti (Orlandi 1911).
Secondo quanto riportato nelle risposte ai 45 quesiti della real giunta del censimento, nel 1751 la comunità di Introzzo, compresa nella pieve di Dervio e nella riviera di Lecco e parte del Monte di Introzzo, era infeudata a Ercole Sfondrati, conte della riviera (con il titolo di “signore” sul Monte di Introzzo), al quale pagava annualmente “il quinto meno del quarto” di lire 121.44.6, “ché tutto quello che porta il corpo di Mont’Introzzo sono 224.7 ”, come da istromento rogato il 3 aprile 1644 da Giorgio Serponti notaio di Milano. Per le cause criminali la comunità dipendeva dal podestà feudale di Bellano, al quale pagava un salario di lire 12.19.3 annue, per le civili dal luogotenente feudale di Bellano, residente a Vestreno, dove teneva udienza due giorni la settimana (mercoledì e sabato).
Per quanto riguarda gli organi e gli aspetti della vita amministrativa, il comune aveva un consiglio generale o adunanza di tutti i vicini, ed eleggeva ogni anno all’incanto un sindaco (con le funzioni anche di esattore, “per antica costumanza”), al quale restava raccomandata l’amministrazione del patrimonio pubblico, oltre alla cura dei libri e scritture, delle quali rendeva conto al termine del mandato; al cancelliere, allora residente a Dervio, spettava formare i riparti e i quinternetti per l’esazione delle taglie, con salario di lire 10 annue. Nel 1751 la comunità di Introzzo contava 110 abitanti (Risposte ai 45 quesiti, 1751, Introzzo).
ultima modifica: 12/06/2006
[ Saverio Almini ]
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