comune di Maresso sec. XIV - 1757
Comune del Monte di Brianza, appartenne alla pieve di Missaglia.
Nel 1162 venne fatta in Cremella un’investitura “de omni districtu et onore tocius terre quam habet Sanctus Johannes de Modecia” (la chiesa di San Giovanni Battista di Monza), con il potere di “distringere”, cioè di far rispettare norme e sentenze e anche di far rendere giustizia, sia pure in limiti che non ledessero la giurisdizione sovrana, e di percepire gli “honores” (tributi): tra le località era elencata anche Maresso (Vismara 1979).
Negli statuti delle strade e delle acque del contado di Milano era compreso, nella pieve di Missaglia, come “el locho da Maresso” (Stella, Farina 1992).
Negli estimi del ducato di Milano del 1558 e nei successivi aggiornamenti fino al XVII secolo, Maresso risulta elencata tra le comunità della pieve di Missaglia (Estimo di Carlo V, Ducato di Milano).
In un prospetto comprendente tutte “le terre del ducato di Milano et altre con esse tassate per le stara di sale”, risalente al 1572 (Terre Ducato di Milano, 1572), era compresa anche Maresso.
Dalle risposte fornite nel 1751 ai 45 quesiti della real giunta del censimento, si desume che a quel tempo la comunità di Maresso, compresa nella pieve di Missaglia, non era infeudata e nulla pagava di “mezz’annata”. Non vi risiedeva iusdicente nè regio nè feudale; di consueto la giustizia restava amministrata dal vicario della Martesana, presso la cui banca criminale prestava il console il suo annuale giuramento, pagando all’attuario soldi 18.3.
Per quanto riguarda gli organi e gli aspetti della vita amministrativa, la comunità, che aveva allora 90 abitanti, non aveva consiglio nè generale nè particolare, nè sindaco nè reggenti nè deputati, ma il solo console e un cancelliere, che si eleggevano in pubblica piazza, ai quali restava raccomandata l’amministrazione e la conservazione del pubblico bene e la distribuzione e conservazione dei riparti, che venivano letti in pubblica piazza; l’esattore veniva eletto con pubblico incanto (Risposte ai 45 quesiti, 1751, Maresso).
ultima modifica: 12/06/2006
[ Saverio Almini ]
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