comune di Molini sec. XIV - 1757
Comune della riviera di Lecco, appartenne alla comunità della pieve di Mandello.
A norma degli statuti di Mandello, risalenti agli ultimi anni del XIV secolo, i comuni facenti capo a Mandello (”communia et universitates terrarum”), compresi cioè nella giurisdizione pievana, dovevano nominare un console (con l’obbligo di presentare le denunce al rettore di Mandello), un caneparo e due estimatori per ciascuno (statuti di Mandello sec. XIV; Zucchi 1959).
Dal XV al XVIII secolo, Molini fu sempre sottoposta al podestà di Mandello e compresa nella giurisdizione di Mandello, parte dal 1537 del contado della riviera.
Secondo quanto riportato nelle risposte ai 45 quesiti della real giunta del censimento, nel 1751 Molini inferiori e superiori formava un comune (o “consolaria”) aggregato alla comunità generale di Mandello, compresa nella riviera di Lecco, allora infeudata al conte Ercole Sfondrati e dipendente dal podestà feudale di Mandello (presso la cui banca criminale il console era solito prestare giuramento), concorrendo con le altre terre della pieve di Mandello al pagamento dei carichi spettanti alla comunità generale (Risposte ai 45 quesiti, 1751, Mandello).
Nel compartimento territoriale dello stato di Milano (editto 10 giugno 1757), Molini figura aggregato al comune di Mandello, nella pieve di Mandello, compresa nella riviera di Lecco e nel ducato di Milano.
ultima modifica: 12/06/2006
[ Saverio Almini ]
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