notaio cancelliere sec. XVII - 1757
La cura delle pubbliche scritture nella comunità generale di Lecco restava raccomandata al notaio cancelliere, residente in Lecco, dove si trovava l’archivio o stanza pubblica a tal effetto destinata, costruita appositamente circa verso l’anno 1730. Il cancelliere riceveva quale emolumento lire 26 annue più lire 3 per gli avvisi di ogni consiglio, oltre a quello che gli era dovuto per l’estrazione degli atti e ordinanze e loro autenticazione, o per l’attività di assistenza da lui prestata per la preparazione delle cedole degli incanti di censo e caneparia generale.
ultima modifica: 12/06/2006
[ Saverio Almini ]
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