ragionatto sec. XIV - 1757
Il ragionatto era un salariato del consiglio generale della comunità della Valsassina, al quale spettava esaminare in primo luogo i conti degli esattori generali, presentati ogni anno in consiglio, per darne eventualmente la liberazione e dar luogo ad un nuovo appalto. Partecipava ancora il ragionatto, con i sindaci generali e dodici consiglieri, alla congregazione, nella quale si rendevano i conti dei canepari generali. Al ragionatto, secondo quanto riferisce Michel’Angelo Manzone descrivendo le consuetudini della Valsassina, venivano pagate lire imperiali 42 all’anno per tenere i libri dei riparti e dei salari, con l’obbligo di tenere tutta la contabilità riguardante la comunità generale. Il ragionatto non veniva rimosso dall’incarico che per demerito.
ultima modifica: 12/06/2006
[ Saverio Almini ]
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