comune di Brusada sec. XVI - 1757
Brusada è attestata almeno dal 972, in relazione alle proprietà fondiarie del monastero lodigiano di S. Pietro nel suo territorio; successivamente fu proprietà dei Cadamosto, ma tra Cinque e Seicento vi detenevano diritti anche la mensa vescovile di Lodi, i monaci di Chiaravalle, i Carmelitani dell’Annunziata di Lodi (Agnelli 1917 a).
In età spagnola, quando il Contado lodigiano fu suddiviso nei Vescovati Superiore, di Mezzo, Inferiore di strada Cremonese e Inferiore di Strada Piacentina, il comune apparteneva al Vescovato Inferiore di strada Piacentina, al quale risulta ascritto anche nella documentazione a carattere fiscale ed amministrativo del Settecento (Compartimento Ducato di Milano, 1751; Indice pievi Stato di Milano, 1753).
Nella seconda metà del Settecento, la suddivisione in Città e Contado venne meno in seguito all’applicazione della riforma teresiana: i Vescovati vennero suddivisi in 24 Delegazioni, ognuna delle quali composta da un numero variabile di comunità: in seguito a tale riassetto, dunque, Brusada risulta compreso nella XIV delegazione del Vescovato inferiore (editto 10 giugno 1757).
Alla riorganizzazione del territorio non se ne affiancò una istituzionale; in linea di massima (con poche eccezioni), l’organizzazione politico – istituzionale delle singole comunità restò invariata. Quindi mantennero le tradizionali funzioni (naturalmente dove presenti) i convocati generali degli estimati, i deputati e i sindaci.
ultima modifica: 10/01/2005
[ Cooperativa Mémosis - Lodi ]
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