comune di Ca' dei Bolli sec. XVI - 1757
La località “cassina de Bollis” è attestata in un atto di vendita del 1409; nel 1432 faceva parte del feudo della famiglia lodigiana dei Maldotti (Agnelli 1917 a).
In età spagnola, quando il Contado lodigiano fu suddiviso nei Vescovati Superiore, di Mezzo, Inferiore di strada Cremonese e Inferiore di Strada Piacentina, la comunità apparteneva al Vescovato inferiore di strada Cremonese e comprendeva le frazioni di Cà del Conte e Mairana (Tassa dei Cavalli), che risulta aggregare anche nella documentazione a carattere amministrativo di metà Settecento (Compartimento Ducato di Milano, 1751; Indice pievi Stato di Milano, 1753). Alla metà del Settecento, al momento dell’inchiesta disposta dalla Regia Giunta per il Censimento, il cancelliere della comunità dichiarò che la località non aggregava altre frazioni, pur precisando che la denominazione completa era Cà de Bolli con Cà del Conte e Mairana, “ma nominandosi il comune di Cà de Bolli vi si intende Cà del Conte soddetto e Mairana” .
Al momento di tale indagine, Cà de Bolli contava 161 abitanti ed era parte del feudo di Pizzighettone, del conte Bolagnes; giusdicente feudale era il podestà residente in Pizzighettone, che nelle terre della provincia Lodigiana era rappresentato da un luogotenente, residente a Lodi. Il maggior magistrato era comunque il podestà di Lodi, al quale il console del comune prestava annuale giuramento. Priva di consiglio, la comunità era amministrata da un deputato eletto dai maggior estimi, ai quali era affidata la vigilanza sull’equità dei riparti. Completava l’organico della comunità un cancelliere, stipendiato con 12 lire all’anno per la partecipazione ai riparti e la custodia delle relative scritture. La riscossione delle taglie era affidata a un esattore (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3047).
Nella seconda metà del Settecento, la suddivisione in Città e Contado venne meno in seguito all’applicazione della riforma teresiana: i Vescovati vennero suddivisi in 24 Delegazioni, ognuna Cà de’ Bolli con Cà del Conte e Mairana risultano compresi nella XIV delegazione del vescovato inferiore (editto 10 giugno 1757).
Alla riorganizzazione del territorio non se ne affiancò una istituzionale; in linea di massima (con poche eccezioni), l’organizzazione politico – istituzionale delle singole comunità restò invariata. Quindi mantennero le tradizionali funzioni (naturalmente dove presenti) i convocati generali degli estimati, i deputati e i sindaci.
ultima modifica: 12/01/2007
[ Cooperativa Mémosis - Lodi ]
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