comune di Codogno sec. XIII - 1757
Nel 997 Codogno figura tra le terre confermate da Ottone III al proprio “fidelis” Rogerio (CDL I). Una raccolta di deposizioni, raccolte forse nel 1233, informano che il “castrum”, di proprietà della mensa, era abitato da oltre duecento persone e che era retto da consoli “sive rectores”, affiancati da un podestà, probabilmente nominato dal vescovo, al quale spettava anche la scelta di campari; all’occorrenza la comunità era rappresentata da sindaci (CDL II 1).
In età spagnola, quando il Contado lodigiano fu suddiviso nei Vescovati Superiore, di Mezzo, Inferiore di strada Cremonese e Inferiore di Strada Piacentina, il comune apparteneva al Vescovato inferiore di strada Cremonese (Tassa dei cavalli).
Nel 1751, al momento dell’inchiesta disposta dalla Regia Giunta per il Censimento, Codogno contava 5905 abitanti ed era feudo redento. Nel comune risiedeva un giusdicente regio, al momento Gian Battista Peruchetti, al quale il comune versava un onorario di 192 lire annue, oltre ad altre 144 lire “a titolo di gratificazione”; a lui prestava giuramento il console del comune.
La comunità era retta da un consiglio generale, composto da venti maggiori estimati, da venti minor estimati e da ventiquattro membri della nuova giunta; questi ultimi però partecipavano solo ai due consigli indetti per formare il riparto.
La comunità era inoltre amministrata da sei deputati, eletti dal consiglio all’inizio dell’anno e scelti per metà tra i maggiori estimati e per metà tra i minori; completava l’organico amministrativo un cancelliere, stipendiato con 80 lire all’anno e responsabile della custodia della docuemntazione pubblica, conservata presso l’archiovio della comunità. La riscossione delle taglie era affidata a un esattore, nominato ogni biennio con asta pubblica
la comunità non aveva propri rappresentanti a Milano. (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3050).
Nella seconda metà del Settecento, la suddivisione in Città e Contado venne meno in seguito all’applicazione della riforma teresiana: i Vescovati vennero suddivisi in 24 Delegazioni, ognuna delle quali composta da un numero variabile di comunità: in seguito a tale riassetto, dunque, Codogno e la frazione di Sigola risultano compresi nella XXII delegazione (editto 10 giugno 1757).
L’amministrazione locale fu riformata con editto del 19 agosto 1757, che ridusse a ventiquattro il numero dei membri del consiglio generale, definendone requisiti di censo, ribadì le competenze dei sei deputati e previde che l’organico amministrativo contasse anche un notaio, un portiere e un causale (editto 19 agosto 1757 b).
ultima modifica: 03/04/2006
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