consiglio generale sec. XVIII - 1757
Unico organo rappresentativo della comunità, alla metà del Settecento il consiglio generale contava quaranta membri scelti in parti eguali tra i maggiori e minori estimati e ventiquattro membri della nuova giunta; questi ultimi però partecipavano solo ai due consigli indetti durante l’anno per formare il riparto (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3050).
Nel 1757 la riforma delle amministrazioni locali affidò al consgilio generale la rappresentanza del comune nonché tutte le facoltà del convocato generale; il numero dei consiglieri fu ridotto a ventiquattro il numero dei consiglieri, tutti possessori estimati, sedici dei quali dotati di almeno mille scudi di e otto estimati per almeno cinquecento scudi; il consiglio eleggeva quindi dodici aggiunti, che sarebbero subentrati a dodici consiglieri uscenti. fu fissata una multa di dodici lire per ciascuna assenza. Ogni anno il consiglio era tenuto ad eleggere tre deputati, incaricati di ripartire tra i commercianti la tassa mercimoniale (editto 19 agosto 1757 b).
ultima modifica: 03/04/2006
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