comune di Galgagnano laico 1657 - 1757
Galgagnano laico fu separato da Galgagnano ecclesiastico nel 1657. Alla metà del Settecento, all’atto dell’indagine promossa dalla Regia Giunta per il Censimento, la comunità era sottoposta alla giurisdizione del podestà di Lodi, al quale console e deputato prestavano l’annuale giuramento. Il comune non aveva consiglio; in particolari occasioni però gli interessati deliberavano secondo il benessere della comunità. Il comune era retto da un console e da un deputato, eletti ogni anno da ciascuna comunità; completava l’organigramma amministrativo un cancelliere, al momento dell’inchiesta residente a Lodi, cui era affidata la custodia della documentazione pubblica. In occasione dei pubblici riparti si provvedeva ad eleggere con pubblico incanto gli esattori, che restavano in carica per un triennio (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3045).
Nella seconda metà del Settecento, la suddivisione in Città e Contado venne meno in seguito all’applicazione della riforma teresiana: i Vescovati vennero suddivisi in 24 Delegazioni, ognuna delle quali composta da un numero variabile di comunità: in seguito a tale riassetto, dunque, Galgagnano, con le frazioni di Cagnola e Vercellona risulta compreso nella V delegazione (editto 10 giugno 1757).
Alla riorganizzazione del territorio non se ne affiancò una istituzionale; in linea di massima (con poche eccezioni), l’organizzazione politico – istituzionale delle singole comunità restò invariata. Quindi mantennero le tradizionali funzioni (naturalmente dove presenti) i convocati generali degli estimati, i deputati e i sindaci.
ultima modifica: 13/10/2003
[ Cooperativa Mémosis - Lodi ]
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